Periodo complicato per la Levante: dopo il cambio tecnico alla guida, la squadra di mister Spaziani sta lavorando duramente per cercare di ottenere la salvezza diretta, senza passare per l’incognita playout. Ogni sfida diventa fondamentale, a partire dalla trasferta sul campo del TC Parioli.

REAZIONE - “Sarà una guerra”. Non usa giri di parole Gabriele Grossi, giocatore ancora fuori per infortunio, ma che sta cercando di supportare al meglio la squadra, pur non potendo dare un aiuto concreto in campo: “Dobbiamo iniziare a vincere, se vogliamo evitare i playout. La giovane età della rosa deve essere un valore aggiunto e dobbiamo colmare l’inesperienza dando il massimo. Vogliamo provare a giocarcela a viso aperto”. Il numero 9 non vede l’ora di rientrare: “Voglio dare una mano alla squadra. Siamo consapevoli delle sfide che ci aspettano, ma vogliamo mantenere la categoria. Mentre continuo con il mio percorso riabilitativo, i miei compagni si stanno concentrando sull’aspetto atletico, quello tattico e sulla coesione di squadra”. Su cosa servirà per raggiungere la salvezza, aggiunge: “Abbiamo bisogno del sostegno dei nostri tifosi e della determinazione di tutti coloro che scenderanno in campo”.

UNDER 21 - Grossi è anche il capitano dell’Under 21: “La prossima sfida sarà contro il San Giustino. Veniamo da una sconfitta meritata contro la Vigor Perconti, quindi il nostro obiettivo deve essere quello di portare a casa i tre punti, per continuare a lottare per quel primo posto che abbiamo perso. Sono consapevole che le partite no durante una stagione lunga possono capitare, ma non sono soddisfatto. Abbiamo una rosa con delle qualità importanti, che ha l’obiettivo di vincere il campionato, e non possiamo fare partite imbarazzanti come quella scorsa”. Anche la compagine Under 21 ha da poco un nuovo allenatore: si tratta di Benzi Musa, giocatore della prima squadra. “Con lui ho un buon rapporto. Nonostante la giovane età, riconosciamo la sua figura di mister e la rispettiamo. Vogliamo vincere e siamo pronti a fare tutto il possibile”.


Irene Annarelli

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