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Tallarico chiede pazienza: "Ancora due settimane, poi si vedrà  il mio Italpol"

 08/02/2017 Letto 732 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:   
Società:    ITALPOL





La prima volta, in tutti i sensi. La prima volta sulla panchina dell'Italpol. La prima volta che il tecnico perde all'esordio. Mastica amaro Fausto Tallarico. Già, il dopo Medici non è iniziato nel migliore dei modi. Sabato, al PalaGems, è arrivata l'ennesima sconfitta, la sesta nelle ultime otto gare, stavolta 5-4 contro il Villa Aurelia. Ma l'allenatore non fa drammi, anzi guarda avanti con fiducia: “Chiedo alla fortuna di essere dalla nostra parte per altre due partite, poi si inizieranno a vedere i primi miglioramenti”, spiega il tecnico sulle pagine dell'ultimo numero di Calcio a 5 Live Magazine. 

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LAVORO - [...] “Sono soddisfatto per la risposta che i ragazzi hanno dato sul campo. C'è da lavorare, sicuramente, come ho sempre fatto ovunque sono andato. Perché il lavoro paga, di questo ne sono convintissimo”. Due allenamenti per conoscere il gruppo e le dinamiche che hanno portato a questa crisi che non sembra avere fine: “Ancora non mi è chiaro quale sia il problema, se fisico o mentale – spiega Tallarico – ho bisogno di altro tempo. Solo un esaltato direbbe che ha già la medicina per la malattia. Ad oggi posso solo dire di aver visto una buonissima squadra, anche se prima non era allenata da me, e che dobbiamo lavorare a livello mentale, tattico e fisico”.

PAZIENZA - [...] Per vedere all'opera l'Italpol di Tallarico, però, ci vuole ancora del tempo: “Spero che la fortuna sia dalla nostra parte per altre due partite, poi si comincerà a vedere qualcosa. E se andiamo ai playoff, l'obiettivo che mi ha chiesto la società, dopo due mesi e mezzo di allenamenti saremo ancora più forti”. Anche grazie all'apporto dei giovani di casa Italpol, su cui Tallarico ripone particolari speranze: “Sono molto promettenti e devono continuare il loro processo di maturazione. A me queste sfide piacciono da morire, sono qui per insegnargli a giocare a calcio a 5”.


Francesco Puma



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