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LND Lazio, orgoglio Tosini: “Siamo tornati ai numeri pre-Covid. Ricandidatura? Serve continuità”

 31/08/2024 Letto 679 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Alessandro Cappellacci
Società:    VARIE





Sta per concludersi un’era per lo sport dilettantistico laziale. A metà settembre, dopo ben ventidue anni di ininterrotta attività, si concluderà infatti la presidenza di Melchiorre Zarelli. Uno dei papabili successori dell’ex arbitro per la poltrona di numero uno del Comitato è Roberto Avantaggiato, nella cui squadra, tra gli altri, c’è anche Marco Tosini. È proprio l’attuale Responsabile del Calcio a 5 del Lazio, ricandidato per il prossimo quadriennio olimpico, a rilasciare le sue dichiarazioni pre-elezioni ai nostri microfoni.

Cosa l’ha spinta a ricandidarsi e ad accogliere questa nuova sfida?
“A spingermi, sicuramente, è stata la voglia di lavorare con e per le società. La mia volontà è quella di dare un certo tipo di continuità allo scorso biennio. Non posso parlare di quadriennio, purtroppo, perché i primi due anni sono stati portati via dalla pandemia. Ci vorranno tempo e dedizione per ricompattare un intero movimento, che, dal canto suo, è sempre più unito, ma i nostri numeri sono già paragonabili al periodo pre-Covid. Di questo, mi ritengo molto soddisfatto”.

In caso di nuovo mandato, quali aspetti cercherebbe di migliorare?
“Una mia mancanza, purtroppo, è stata aver avuto poco tempo a disposizione per via del lavoro. Essere Responsabile regionale significa anche non percepire uno stipendio, ma quello che più mi sta a cuore è il bene delle società. Il presidente Zarelli, che ringrazio per avermi voluto fortemente dopo Colantuoni, mi ha consentito di assumere un’impiegata a supporto durante la mattina. Tra i miei obiettivi, oltre a rilanciare le Consulte, c’è infatti quello di potenziare la segreteria”.

Il suo fiore all’occhiello è sempre stato il femminile. Cosa c’è nel suo programma per quanto riguarda le categorie in “rosa”?
“Continuare sulla strada già intrapresa. La Serie C è la stessa pre-Covid, mentre nel provinciale sono rimasti due gironi. Inoltre, la base è cresciuta: il Lazio è l’unica regione in Italia che nel femminile può vantare tutte le categorie dall’Under 10 all’U19, e questo mi riempie d’orgoglio. Dopo aver organizzato per due volte le finali a Montefiascone si è aperto un mondo: allestiremo un girone composto da sei società viterbesi; resta da decidere se U13 o U15. Ciò non bastasse, continuerò a proporre competizioni sperimentali con le regioni limitrofe”.

E per quanto riguarda le prime squadre maschili e le formazioni giovanili?
“Tranne che per una squadra, anche la C1 e la C2 sono pressoché tornate come numeri ai livelli pre-Covid. Direi che stiamo messi bene. Per quanto riguarda la seconda categoria per importanza, poi, aggiungo che sarà strutturata su due gironi del sabato, uno del venerdì e uno misto. Anche i campionati giovanili verranno riformulati con lo scopo di migliorare ulteriormente. Sono orgoglioso del trionfo al Torneo delle Regioni con l’Under 15, spero che continueremo su questo percorso”.

Se dovesse essere riconfermato come Responsabile del calcio a 5 laziale, quali traguardi vorrebbe raggiungere entro il prossimo quadriennio?
“Il mio sogno nel cassetto è quello di diventare un punto di riferimento per tutto il calcio a 5 italiano. Mi riterrei estremamente soddisfatto se al termine dei prossimi quattro anni, guardandomi indietro, mi rendessi conto di essere stato utile alla causa delle società. Il mio obiettivo, a tal proposito, sarà quello di visitare le province e supportare da vicino i club. Infine, lavorerò per un potenziamento sostanziale dei settori giovanili e della segreteria”.


Alessandro Cappellacci





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