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Willian para l'impossibile, ai gol ci pensano Ferrao e Rafa: Brasile hexacampeão del mondo

 06/10/2024 Letto 238 volte

Categoria:    Nazionale
Autore:    Divisione Calcio a 5
Società:    VARIE





A 12 anni da Bangkok 2012 il Brasile torna sul tetto del mondo. Un nuovo Brasile, cinico e organizzato tatticamente, senza tanti fronzoli, con un portiere per distacco migliore in campo: Willian, il muro dove è sbattuto l’Argentina. All’Humo Arena di Tashkent la Seleçao vince 2-1, si aggiudica il primo Super Clasico che vale una finale mondiale conquistando il suo sesto titolo iridato.

PRAGRAMATISMO VERDEORO - L’ex Marcianise Marquinhos Xavier sceglie Willian in porta, Marlon, Marcel, Dyego e Rafael a comporre il primo quintetto base brasiliano. Sarmiento, Taborda, Claudino, Arrieta e Brandi lo starting five dell’Albiceleste. Il Brasile ha un miglior approccio, Dyego il più attivo anche se la sua mira non è dei giorni migliori. La gara si apre su palla inattiva: Marcenio su punizione s’inventa il filtrante giusto per Ferrao, che sfugge alla marcatura di Corso e da posizione defilata infila Sarmiento, infortunandosi. La risposta dell’Argentina è rabbiosa, ma Willian è in stato di grazia e para l’impossibile: miracoli a ripetizioni su Arrieta e Claudino, Gauna e Mati Rosa. Una chiamata VAR (che nel futsal è VIR) per un possibile rosso a Pito spiegata dall’arbitro a tutto il palazzetto, un cinico Brasile raddoppia su un rimpallo fortunoso di Rafa Santos, a tutto il resto pensa Willian: 2-0 all’intervallo.

FINALE AL CARDIOPALMA - Si riparte esattamente da dove ci si era fermati: doppio super intervento di Willian a negare la voglia di rimonta dell’Albiceleste. Ben presto, però, la nazionale di Lucuix esaurisce la benzina e va in riserva, il Brasile sale in cattedra e con il suo rinnovato pragmatismo gestisce il doppio vantaggio senza tirare in porta ma con un attento possesso palla. A 6’ dal termine Mati Lucuix rompe gli indugi e si gioca la carta Gauna portiere di movimento. A 2’ la finale si riapre: un tiro di Mati Rosa viene deviato dalla coscia di Dyego. Non basta, finisce 2-1 tra le proteste argentine per una chiamata VAR non assegnata. Il Brasile è campione del mondo per la sesta volta nella sua storia. Nella finalina per il terzo posto, invece, bronzo all’Ucraina che travolge 7-1 la Francia.

IL TABELLINO
 

*FOTO: gettyimages
Ufficio Stampa Divisione C5





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