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Ardea, autostima e consapevolezza. Arbotto: "Siamo la squadra da battere"

 01/11/2024 Letto 197 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:    Redazione
Società:    ARDEA





Archiviato il pareggio arrivato sul campo del Città di Zagarolo nel primo match, da inizio stagione, che non è terminato con una vittoria, l’Ardea si prepara a ospitare il Casalbertone nell’ottava giornata di Serie C1. L’attuale capolista del girone A, nel fortino del Florida Sporting Club, affronterà una formazione contro la quale, negli ultimi anni, ha disputato diversi incontri cruciali.

CASALBERTONE - “Sicuramente sarà una partita tosta, sia per la rivalità sportiva che c’è tra le due compagini sia perché abbiamo dimostrato di essere la squadra da battere e quindi i nostri avversari metteranno quel qualcosa in più per cercare di vincere - esordisce Valerio Arbotto, che avverte -. Giocheremo in casa, e non regaleremo punti a nessuno”. In queste prime uscite i rossoblu sono stati protagonisti di prestazioni molto convincenti: “È stato un avvio che, se non fosse stato per il pareggio di sabato scorso, sarebbe stato perfetto - spiega il classe 2000 -. Sapevamo fin dal principio che avremmo fatto bene perché siamo una squadra forte e, in parte, lo abbiamo già fatto vedere”.

CONSAPEVOLEZZA - Arrivato in estate dopo l’avventura in Serie A2 con il Real Castel Fontana, Arbotto è stato uno dei colpi di mercato che il direttore sportivo Stefano Rocchi ha regalato a mister Masci: “Mi sto trovando veramente benissimo, la società si è dimostrata subito professionale e con tante belle ambizioni che sta trasmettendo a noi giocatori. Anche con i compagni va tutto alla grande - continua il laterale -. Si sta formando, sempre di più, un gruppo spettacolare, e mi sono sentito immediatamente parte integrante di questa famiglia: il mister, nonostante sia la prima volta insieme, già lo conoscevo e sono molto contento di poter lavorare e vincere insieme a lui. Le intenzioni, da parte di tutti, sono quelle di fare bene, sia in coppa sia in campionato: siamo tutti uniti, società e giocatori, verso gli obiettivi che ci siamo prefissati, con la consapevolezza di essere i più forti”, conclude Arbotto.


Paolo Trotta 




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