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Real Fabrica, l’impegno paga. Melillo: “I quattro successi di fila sono frutto di un lavoro costante”

 14/11/2024 Letto 190 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Alessandro Cappellacci
Società:    REAL FABRICA





Dopo il tris interno ai danni dell’Atletico Grosseto, che è valso il quarto acuto in altrettanti incontri disputati, il Real Fabrica si prepara al sesto round della Serie A2. Sabato 16 novembre, nella Palestra Comunale Novelli, i bianco-blucelesti se la vedranno con il Pontedera, uno dei quattro fanalini di coda del girone B. Antonio Melillo sa che il suo team non potrà permettersi il lusso di sottovalutare i toscani: “Vista la classifica e il fattore campo - esordisce il laterale -, avranno tanta voglia di ottenere un risultato positivo. Proprio per questo penso che sarà una gara complicata, dove bisognerà dare più del 100% per ottenere i tre punti”.

LA FIDUCIA - I falisci si avvicinano al match forti della vetta condivisa col Montebianco Prato, ma con una partita in meno rispetto ai rivali. “I quattro successi di fila - spiega il classe 2002 - sono frutto di un lavoro costante durante la settimana con il mister e il resto dello staff, che ci permettono di arrivare sempre preparati e consapevoli delle possibili insidie degli avversari. Dal punto di vista dello spogliatoio, poi, raramente ho visto compagni così uniti. Anche questo, forse, è il segreto di questa striscia perfetta”.

L’AMBIENTE - L’ex Feldi Eboli è una delle numerose new entry estive firmate Andrea Candeloro: “Mi hanno fatto sentire a casa sin dal primo momento. Nonostante un inizio difficile per me, a causa di un piccolo infortunio che mi ha tenuto fuori le prime due giornate, la società mi è sempre stata vicina. Ora, spero di dare un contributo importante al Real Fabrica per raggiungere gli obiettivi prefissati”. Melillo, infine, conclude con un messaggio speciale: “Faccio un grosso in bocca al lupo di pronta guarigione ad Alessandro Picca, dirigente-colonna portante della squadra, che ha subito in questi giorni un intervento al ginocchio”.


*foto: Fabrizio Passini
Alessandro Cappellacci




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