Sinfonia MestreFenice: una capolista sempre più credibile
E ricordando quanto sia sempre stato difficile giocare al PalaConi, quello che hanno fatto i ragazzi di Mastrogiovanni e Vecchiato ha certificato che la capolista può giocare sino alla fine da protagonista. Perché in Sardegna la vittoria non è mai stata in discussione, anche in un primo tempo terminato con il minimo scarto. Dopo essere andati in vantaggio i bianco arancio hanno subito il gol del pareggio, ma a parte qualche minuto per registrare il nuovo risultato, poi hanno ricominciato a macinare il loro gioco, a mostrare il loro calcio e nel secondo tempo la differenza si è vista. Con Mantova è una bella sfida a distanza, con i lombardi che non mollano. Occorre continuare a giocare sempre come sanno fare i ragazzi, che sino a oggi sono stati praticamente perfetti e adesso suonano una sinfonia senza sbavature. Una bella orchestra guidata da Mastrogiovanni e Vecchiato che anche a Cagliari è andata in scena con una partitura perfetta.
LA PARTITA - Si parte Di Odoardo, Vailati, Pires, Bui, Mazzon. La prima occasione è del #10, palla deviata in corner. Altra azione offensiva per gli ospiti con Vailati che parte in dribbling e per poco non arriva in porta. È solo questione di tempo perché al 6’06” il vantaggio e il novantesimo gol del MestreFenice in questa stagione è a firma di Maltauro il quale, dopo la tripletta dell’andata, insacca il vantaggio esterno dalla destra, 0-1. Vailati lo serve sulla destra, surplace e poi va via al difensore per poi battere Erbì in uscita. Rischia il raddoppio Bui che con il tocco sotto scavalca Erbì, ma Pusceddu di testa salva. Bui ancora protagonista prima sugli sviluppi di un calcio di punizione, palla di un soffio a lato, poi impegnando Erbì in uscita e infine costringendolo ad allungarsi in corner. Ma tanta pressione non basta perché al 12’08” palla rubata con Ennas cinico a battere Di Odoardo. Il MestreFenice incassa il colpo e al 15’ offre il fianco a Piccioni che per poco non trova il raddoppio. Dopo il time out mestrino, i bianco arancio sembrano aver ritrovato lucidità e Pires ha la possibilità di battere Erbì, palla sull’esterno. Rispondono i sardi con Demurtas che non trova la porta. Lo stesso Demurtas quasi allo scadere impegna sul suo palo Di Odoardo. Che si oppone subito dopo sempre a Demurtas. E, come accaduto prima per gli ospiti, nel momento migliore dei padroni di casa è la premiata ditta Ruzzene, Bui a confezionare il nuovo vantaggio della capolista, con i due che portano la palla sino in porta al 18’30”. È lo stesso Bui che quasi allo scadere serve Mazzon al centro con Piccioni che si sacrifica per salvare la propria porta. All’inizio del secondo tempo il MestreFenice subito vicino alla terza rete con la traversa di Mazzon. Terza rete solo rinviata perché al 2’53” Mazzon sulla destra mette in mezzo per Pires che in scivolata prende il palo, raccoglie la respinta e insacca il 1-3. Ci sono solo gli ospiti che hanno alzato il numero dei giri, Maltauro ci prova, bravo Erbì. C’è una sola squadra in campo e al 7’39” Ruzzene e Bui confezionano il 1-4. Assist di Ruzzene sulla sinistra per Bui che fa sedere Erbì e con un tocco delicato insacca quarta rete. 1-4 che diventa 1-5 al 8’15” con Ruzzene che ruba palla ad Acco punta e supera Erbì! Basta un attimo. Il MestreFenice e al 9’17” Atzeni batte nell’angolino Di Odoardo dagli sviluppi di un calcio d’angolo. Leonardo che rischia di riaprire il match con Ennas, che non trova la porta. Come succede poco dopo a Maltauro e a Idda contro Di Odoardo. Non sbaglia invece al 12’24” Mazzon che si appoggia a Maltauro e batte Erbì, 2-6. Il MestreFenice amministra ed evita di accelerare, salvo poi confezionare una settima rete pregevole, con l’assist in profondità di Mazzon al 18’30” per Ruzzene, tocco delicato che scavalca Erbì, 2-7. E adesso la sosta per recuperare dagli ultimi infortuni e puntare a un finale di stagione tutto da vivere.
Ufficio Stampa MestreFenice
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