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La Fenice torna in C1 nel ricordo di Lollo. Briotti: "Percorso straordinario"

 24/04/2018 Letto 2120 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:    Francesco Carolis
Società:    VIRTUS FENICE





19 luglio 2017. Lorenzo Semprini, più semplicemente Lollo, capitano e simbolo della Virtus Fenice, vola prematuramente in cielo. È un colpo durissimo per l’ambiente arancionero, ma, nel ricordo del numero 10, si va avanti, tutti uniti: dopo la retrocessione in C2, la società del presidente Gilberto Rossi programma una stagione da protagonista, e la vive sin dall’inizio. Vetta del girone C conquistata in breve tempo, uno scettro mai più mollato, nonostante l’arcigna resistenza del Palombara: ogni gol, un bacio al cielo e una lacrima che scorre sul viso, ogni giornata, un passo in avanti per riprendersi, sul campo, l’élite del futsal regionale. Il cerchio si è chiuso sabato, al Circolo Canottieri Tevere Remo, dove Tommaso Briotti e compagni hanno superato 5-2 i padroni di casa: la festa per il ritorno in C1 può iniziare, con la certezza, nel cuore di ciascuno, di aver onorato la memoria di Lollo.

Sono serviti gli ultimi 60’ della stagione per festeggiare la promozione in C1: cosa hai provato sabato al fischio finale? A chi dedichi questo trionfo?
Un miscela di sentimenti: la liberazione da un peso morale che sentivo dopo la retrocessione della scorsa stagione, la gioia per aver concluso con successo un percorso straordinario, l’amarezza perché manca un grande amico con cui festeggiare questa fantastica stagione. La dedica é per Lorenzo Semprini, non serve aggiungere altro”.

Il duello con il Palombara ha infiammato fino alla fine il girone C: al netto del successo con la Tevere Remo, qual è stato, secondo te, il momento decisivo nella corsa al vertice?
“Ho la convinzione che, per vincere un campionato, ci voglia prima di tutto la mentalità adatta. Abbiamo costruito il nostro vantaggio durante la preparazione estiva e lo abbiamo sfruttato sin da subito. Non a caso, il coro ‘Salutate la capolista’ riecheggia dalla terza giornata: da inizio ottobre, dopo la sconfitta del Monte San Giovanni in casa della Lositana, congiunto al nostro successo sul campo del Santa Gemma, siamo passati da soli al comando del girone. Da lì alla fine sapevamo chiaramente che sarebbe dipeso solo da noi: abbiamo dimostrato una grande forza interiore, perché legittimare una fuga per 8 mesi di fila non é mai semplice. 71 punti sui 78 disponibili, siamo stati straordinari”.

In uno scenario regionale spesso condito da ripescaggi, avete perso la C1 sul campo e l’avete riconquistata sul campo: avvertite un orgoglio speciale per questo percorso?
“Orgoglio speciale in questo senso direi di no: se la scorsa stagione avevamo deluso, ora abbiamo fatto il nostro dovere. Ci sentiamo liberi e soddisfatti per questo”.

148 gol in 26 partite: è la fase offensiva il segreto della Virtus Fenice? Cosa ha fatto la differenza in questa stagione?
“I numeri dicono che siamo stati eccezionali negli ultimi metri, con il bomber Lorenzo Rosini capace di qualsiasi cosa, ma in realtà, rispetto alle scorse stagioni, siamo migliorati soprattutto nei numeri della difesa, con appena due gol di media subiti a partita. La differenza l'abbiamo fatta nel minutaggio del possesso palla e nella gestione delle fasi della gara”.

Cosa ti aspetti dall’immediato futuro? Che ruolo reciterà la vostra squadra nella prossima edizione del massimo campionato regionale?
“Mi aspetto ancora giorni di festa e poi una quadra sull'organizzazione per il prossimo anno. Se la società si muoverà bene sul mercato, reclutando alcuni ragazzi under 21 di spessore, sono certo che saremo una delle squadre candidate alla promozione diretta”.


Francesco Carolis
*foto ASD Virtus Fenice



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