Fortitudo Pomezia, pari amaro: sfuma il sogno playoff scudetto
22/04/2024 Letto 246 volte
Categoria: Serie A
Autore: Ufficio Stampa
Società: FORTITUDO POMEZIA 1957
Un pareggio spettacolare per 3 – 3 contro un’Olimpus in formazione tipo e che ha giocato alla morte fino al suono della sirena non è bastato alla Fortitudo Pomezia per tenere vive le speranze playoff negli ultimi 40 minuti di campionato, complice anche la vittoria di Pesaro ad Orte che avrebbe estromesso i rossoblu a prescindere. Ad una giornata dal termine del campionato (si chiuderà domenica sera in casa contro Verona) svanisce quindi il sogno della post season per la squadra di Patron Bizzaglia, che ha disputato comunque un grandissimo girone di ritorno.
PRIMO TEMPO – Maurizio Grassi non può contare sugli squalificati Miguel Angelo e Matteus e al pronti via parte con il capitano Francesco Molitierno a difendere la porta, poi Murilo, Dudù, Micheletto ed il Pistolero Michele Raubo. Formazione tipo per i padroni di casa che iniziano con Ducci, Gabriel, Biscossi, Dimas e Fortino. Primo squillo del match griffato Olimpus con Biscossi murato da Molitierno in uscita. La risposta della Fortitudo è affidata al calcio di punizione di Yeray che termina di un soffio alto sulla traversa. Partita vivace al PalaOlgiata tra due squadre che non si risparmiano e tengono i ritmi alti sin dalle primissime battute. Pometini con il baricentro più alto rispetto ai ragazzi di D’Orto ed al 5:20” è Paolo Cesaroni a sfiorare il vantaggio con un tap in volante che lambisce l’incrocio dei pali. L’Olimpus Roma si scuote e Francesco Molitierno è costretto a compiere gli straordinari prima su Cutrupi e poi su Marcelinho. Grande equilibrio in campo. Entrambe le compagini cercano il varco giusto per sbloccarla e all’11’ sono ancora provvidenziali i 2 portieri: Ducci compie un mezzo miracolo su Murilo e su rovesciamento di fronte è Molitierno a salvare la porta rossoblu uscendo su Marcelinho lanciato a rete. Fortitudo Pomezia in pressione. Ducci al 17’ si salva con l’aiuto del palo e proprio a ridosso della sirena è Marcelinho di testa a mancare per un soffio il gol. Si va al riposo sul risultato di perfetta parità.
SECONDO TEMPO – L’avvio della seconda frazione è un vero e proprio incubo per la Fortitudo che dopo appena 1 minuto e 22 secondi è già sotto di due reti in virtù delle marcature di Fortino (sinistro al volo da fuori) e Dimas che beffa Molitierno con una deviazione sotto misura. I ragazzi di Maurizio Grassi provano a riorganizzarsi. Ducci al 3:50” vola su Lorenzo Bueno, salvando sotto l’incrocio dei pali, poi è Murilo ad impegnare ancora il portiere di casa con un destro da fuori. I pometini adesso hanno davanti una montagna da scalare ed alzano ulteriormente il proprio baricentro. Ci provano senza fortuna Micheletto e Raubo (Ducci è attento), poi è Palo Cesaroni a riaprirla all’8:16” propiziando l’autorete del portiere di casa (1 – 2). La Fortitudo è una belva ferita e al 10:16” fa 2 – 2 grazie ad una perfetta transizione di Yeray finalizzata nel migliore dei modi da Murilo. Al Pala Olgiata non c’è un attimo di tregua e l’Olimpus riesce a sfondare ancora all’11:35” con Marcelinho che deposita alle spalle di Molitierno la palla del 3 – 2. Arriva anche la notizia del vantaggio di Pesaro ad Orte. Grassi si gioca Micheletto quinto di movimento e a 2:53” dalla sirena ci vuole una grande parata di Ducci per negare la gioia del gol a Dudù. Serve un’impresa e Pomezia prova a farla. Al 19’ Michele Raubo sfiora il palo ed a 49 secondi dal termine Micheletto indovina il sinistro del 3 – 3. Manca però davvero troppo poco. I secondi volano via veloci e proprio sul suono della sirena Yeray prova senza fortuna a trovare la deviazione davanti alla porta blues.
Ufficio Stampa Fortitudo Pomezia