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Arillo: al posto giusto, al momento giusto. "Meta, posso dare tanto a te. E tu a me"

 16/10/2024 Letto 100 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Redazione
Società:    META CATANIA





Grazie al Meta Catania, ai Melo Musumeci, ai Giò Pulvirenti, ai Tornatore e ai Silvestri, senza dimenticare un altro isolano, Michele Podda, ora tutti sanno che non c’è bisogno per forza di pescare fuori dai confini italiani per alzare un trofeo. Nello specifico, sventolare il tricolore. Lo hanno ribadito i campioni d’Italia nel Preliminary Round di Champions deciso guarda caso dal top scorer rossazzurro Podda, Musumeci e Pulvirenti. Ma anche da Attilio Arillo. Già, lo scugnizzo napoletano è al posto giusto, al momento giusto.

UN ANNO SPECIALE - “Io posso dare tanto al Meta Catania, come loro a me”. Entra in punta piedi Arillo, ma fino a un certo punto. L’ex Sandro Abate sa bene che questo è un anno particolare, probabilmente quello della sua consacrazione, in quanto giocherà ovunqe: difesa del campionato e la Champions, Coppa Italia e Nazionale, se tutto va bene potrebbe arrivare a disputare 50-60 partite, il che vuol dire lottare per qualsiasi ambizioso obiettivo: scudetto e Coppa Italia, Champions e quella qualificazione al Mondiale che un popolo intero chiede a gran voce al nuovo cittì, Salvo Samperi. “Ho sempre fatto quello che dovevo fare - spiega Arillo - quest’anno meno parole e più fatti: posso fare bene in questo contesto. Già al di fuori si parlava bene del Meta Catania, un ambiente sano e bello, mi ha colpito questa società, fa bene a questo sport”. Capitolo italiani, lui è uno dei più forti, senza se e senza ma, basta guardare le classifiche dei top scorer degli anni precedenti e le sue qualità. “Sento ancora parlare troppo di stranieri: il Meta Catania ha dimostrato a tutti che puntando sugli italiani si può vincere. È un grande segnale, un percorso da seguire”. Bisogna difendere lo scudetto, ora. “Sarà difficile perché tante squadre si sono rinforzate - assicura - ma noi ci faremo trovare pronti. La Champions League? È uno dei motivi per cui sono qui”.

IO E LA NAZIONALE - Dulcis in fundo la Nazionale, ritrovata da Arillo con l’arrivo di Samperi. “Non credo di averla mai persa, i momenti di difficoltà mi sono serviti da insegnamento. Il pass Mondiale? Ne abbiamo parlato tanto al raduno di Roma, credo che Samperi sia la persona adatta per portarci dove questa Nazionale merita di stare”.

Redazione C5 Live





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