Il PalaMegaBox applaude ancora l'Italservice Pesaro. Ma ora servono punti
Quarta partita, quarta sconfitta. Ai dati di fatto, il bilancio è impietoso. Ma, concedeteci il ma, stavolta più delle altre volte, il Pesaro avrebbe meritato molto di più. Il primo tempo in particolare ha fatto male: almeno 7 palle gol importanti, più un’altra decina di occasioni pericolose, contro la manciata di tentativi degli avversari. E il punteggio all’intervallo che recita? Italservice 0, Meta Catania 1. Davvero incredibile. Nella ripresa altra battaglia, ma con le energie che calano gli ospiti purgano, così finisce con un doloroso 1 a 3. Il film è simile ai tre scontri contro le altre big della Seria A, nell’ordine Roma, L84 e Napoli. Ma stavolta fa male di più, perché davvero il risultato non rispecchia quanto prodotto dalle due contendenti sul parquet.
LA CRONACA - Nei primi 8 minuti l’Italservice è una furia, a tratti incontenibile. I biancorossi creano palle gol in serie, ci provano tutti: Saponara, Oitomeia, Barichello, Galliani. Niente, la palla non entra mai. Al primo tentativo da fuori, su giocata e tiro incrociato di Podda i siciliani vanno in vantaggio. Reazione decisa dei ragazzi di mister Bargnesi, che però ora si sbilanciano e concedono alcune ripartenze velenose. Su due contropiedi Ricordi è superlativo e salva nell’uno contro uno con Podda e Aderson. Parziale dopo 20 minuti ingiusto: 0-1. Nella ripresa l’Italservice ci prova ancora, ma dopo due minuti Anderson con una grandissima giocata manda in buca lo 0-2. Sul piano del gioco ora la gara si fa più equilibrata, ma la concretezza del Pesaro non è delle migliori e la palla, anche sui tiri da fuori, termina troppo spesso a un soffio dalla porta. Oppure c’è Timm a parare. Anche Ricordi è spesso reattivo. A 8 minuti dal termine Bargnesi inserisce il portiere di movimento, ma Bocao sorprende la difesa biancorossa e con un pallonetto perfetta firma lo 0-3. Una mazzata, solo parzialmente addolcita da Oitomeia con il gol dell’1 a 3 a 50 secondi dal termine. Il pubblico al triplice fischio applaude ancora la prova di Tonideandel e compagni. Ma ora servono punti.
Ufficio Stampa Italservice Pesaro