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Lo Sporting Altamarca dimentica la Final Four. "I playoff sono un obiettivo minimo"

 08/03/2025 Letto 98 volte

Categoria:    Serie A2 Élite
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    SPORTING ALTAMARCA





Non una passione che brucia in fretta, ma un lento innamoramento. Tra Nicola Baccin e il futsal è stato così. Ma per capire quanto ora il rapporto sia stabile, basti pensare che dura dal 2016/17, anno in cui il direttore sportivo biancoblu ha lasciato il calcio a 11, dicendo sì allo Sporting Altamarca. “Non ho fatto gavetta sul campo – sorride – ma dietro ad un computer”. A 18 anni, infatti, era già segretario di una società sportiva, mentre a 21 era DS e consigliere in una Seconda Categoria della zona. È quando questa esperienza si chiude, che per lui si spalancano le porte del futsal con la chiamata di Andrea Ceccato. Il progetto è allettante, eppure ci pensa. “Non ero convinto che fosse la mia strada, sono nato nel calcio e volevo continuare lì. Ma per fortuna il presidente ha insistito un’estate intera e ora ringrazio il giorno in cui ho cambiato idea. Andrea mi ha delegato tanto e mi ha permesso di sbagliare il giusto, quel che serve per imparare dai propri errori, ed è questo che sto cercando di insegnare a mia volta. Non solo adesso sono in ambiente che amo, ma fortunatamente sono riuscito a fare del futsal anche il mio unico lavoro”.

IL BILANCIO - Due anni di C1, tre di B, due di A2 e ora il secondo in corso in A2 Élite. 9 stagioni indimenticabili, ognuna a modo proprio. “Momenti bui ci sono stati – racconta Baccin – ad esempio durante il Covid, è stato difficile lasciare a casa determinati giocatori. Siamo stati costretti a ridimensionarci, ma allo stesso tempo è stato in questo momento che abbiamo deciso di tornare ad investire a pieno regime sulla “cantera”. Nel primo anno post-Covid era praticamente impossibile fare proiezioni a lungo termine per cui avevamo un po’ trascurato la scuola calcio, ad oggi – invece – abbiamo un settore giovanile completo: tutte le categorie hanno una squadra o addirittura una doppia squadra, abbiamo 5 sedi e stiamo cercando di far partire un sesto polo che attiri sempre più persone verso uno sport che, purtroppo, non è ancora di prima fascia”. Ma nella famiglia dello Sporting Altamarca c’è anche una realtà femminile e un progetto (in itinere) legato alla disabilità. “Siamo sempre stati vicini al sociale, sia durante il Covid con donazioni, sia con eventi pre-Covid dedicati all’ipovisione col coinvolgimento della squadra campione d’Italia. Attualmente è nata una bella sinergia con la Sport Life Montebelluna, una società sportiva di atleti autistici o affetti da Sindrome di Down, che ha affidato a noi la parte relativa al futsal. Il 16 marzo ci sarà la “Special Olympics” di calcio a 5 unificato al PalaMaser e collaboreremo all’organizzazione della manifestazione, in più – per il prossimo anno –cercheremo di avere una nostra squadra di calcio a 5 unificato. Ma per il momento non posso dire di più”.

SI POTEVA FARE DI PIÙ - Una visione a 360° del futsal, possibile anche grazie al grande interesse suscitato dalla prima squadra. Il successo col Lecco interrompe una striscia negativa analizzata nel dettaglio da Baccin. “Purtroppo, il gruppo non è mai stato al completo in nessuna partita, neanche quando eravamo primi. Gli infortuni sono stati continui e anche lunghi, ma ora bisogna lavorare a livello mentale. C’eravamo posti l’obiettivo della Final Four e non è stato raggiunto, ora l’obiettivo minimo è entrare nei playoff, altrimenti sarebbe una delusione troppo pesante per tutti. Chiaro che alla fine vincerà una sola squadra e il campionato sia molto competitivo, ma – continua – se dobbiamo guardarci tra di noi, si poteva e si doveva fare di più sicuramente. Questo periodo ci darà direttive anche in ottica futura”. Bacchettata necessaria, anche se il messaggio finale è di fiducia. “Impossibile negare l’impegno da parte di squadra e staff tutti i giorni della settimana. Il Maccan Prata? Se non ci saranno gli infortuni – sdrammatizza con un sorriso – ci saranno le squalifiche, ma ci crediamo: a livello di territorio siamo molto vicini per cui è praticamente un derby ed è una società della quale abbiamo massimo rispetto, sia come squadra che come progetto che li ha già portati in zona playoff al primo anno di Élite, ma – taglia corto Baccin –andremo lì per fare punti”.

Ufficio Stampa Sporting Altamarca

 




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