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Cosa ci ha lasciato in dote la Final Eight in ottica playoff. Borruto e Micheletto i Signori del gol

 27/03/2025 Letto 287 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Redazione
Società:    VARIE





La Final Eight andata in archivio ha lasciato in dote degli indizi in ottica regular season, quindi playoff scudetto. Ora anche i più scettici devono ricredersi sulla Feldi Eboli: Lucho Antonelli un allenatore da tenere in grande considerazione per il suo gioco moderno è… Figu da guardare, ma anche efficace: ottima fase difensiva e intensità. Dalcin che partecipa alla manovra è una soluzione, non un'ossessione. E poi ci sono i singoli, non più i soliti noti come Calderolli, Venancio e Dalcin miglior portiere, ma anche piacevoli conferme come Liberti, punto fisso nell’Italfutsal di Samperi, un (altro) italiano che sa fare la differenza e con il quale si può vincere.

META E NAPOLI - La Final Eight ha riportato in auge un Ecocity Genzano che non era arrivata a Jesi in grandissima forma, invece fatta eccezione per qualche strafalcione in difesa da correggere (troppi abbagli nei quarti contro il Sandro Abate), la squadra di David Marin ha mostrato evidenti segnali di crescita: Micheletto si conferma tra i migliori giocatori del campionato, top scorer della Final Eight con 3 gol al pari di Borruto, il 5vs4 va che una meraviglia. Napoli dai due volti: se s’accendono le stelle in pochi possono fermare gli azzurri, forse nessuno, ma come cala Borruto cominciano le criticità, il Cholito Salas non è quello della passata stagione a causa dei maledetti infortuni, Guilhermao deve ancora entrare nei meccanismi del gioco di Colini; peccato non aver visto all’opera Vander Salas, una delle piacevoli sorprese di questa stagione, comunque da attenzionare in chiave playoff scudetto. Meta Catania sempre fortissimo, imbattuto al pari di Roma 1927 e L84, dalla panchina più lunga di tutti: nessuno vanta le rotazioni di Juanra in Italia. Ma senza Melo Musumeci c’è un netto calo a livello di intensità, questo va detto. Meta e Napoli, Napoli e Meta (fa lo stesso) sono potenzialmente le più forti, ma questa Final Eight ci ha detto che il rumore dei nemici di Juanra e Colini, Colini e Juanra, è fortissimo.

GLI ALERT - Chi incontrerà la Roma 1927 ai playoff dovrà farsi il segno della croce, se credente. L’eco di Jesi è un alert per tutti i contender allo scudetto. Là davanti si segna che è una bellezza, ma le conferme più grandi arrivano dalla fase difensiva (errori individuali a parte), la proposta di Fabrizio Reali è molto credibile, all'insegna dell'equilibrio: che nessuno si stupisca se questi giallorossi dovessero mai arrivare fino in fondo, hanno tutto per poterlo fare, gli manca un po’ di fortuna negli accoppiamenti. Stesso discorso più o meno per la Fortitudo Pomezia: Ciccio Angelini non avrà l’onda d’urto della Roma 1927, ma essere competitivi senza Miguel Angelo e i tanti acciaccati avuti in Final Eight è un altro segnale eloquente su questa mina vagante. E poi Ludgero Lopes ruba davvero l’occhio! Un po’ come la L84, bella-bella-bella a vedersi, anche il 5vs4 è uno spettacolo, la mano di Paniccia è super visibile, ad Alfredo manca lo step più alto da salire: la L84 è bella, ma deve saper ballare. Se arriverà ai playoff, il Sandro Abate sarà una rogna per tutti: Gui e Kenji dovranno essere disinnescati per domare i Lupi di Basile, per non parlare del 5vs4, l’arma in più degli avellinesi, un incubo per tutti.

I TOP SCORER - Questa la classifica dei Signori del Gol della Final Eight appena finita in archivio:

3 RETI: Borruto (Don Peppe Napoli) e Micheletto (Ecocity Genzano)

2 RETI: De Oliveira, Fantecele, Nem, Taborda (Ecocity Genzano), Pina (Sandro Abate), Fortino (Roma 1927), Josiko (L84), Dian Luka (Meta Catania), Caponigro, Caruso e Selucio (Feldi Eboli)

1 RETE: Romano (Ecocity Genzano), Di Luccio, Gui e Kenji (Sandro Abate), Anderson, Silvestri e Turmena (Meta Catania), Ludgero Lopes (Fortitudo Pomezia), Calderolli, Liberti e Tiago Lemos (Feldi Eboli), Venancio, Raguso (L84).

Redazione C5 Live

 





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