Al palazzetto di Sora passa il Napoli
La prima giornata della Serie A di futsal femminile non sorride al Città di Sora, che deve arrendersi ad un Napoli abile a sfruttare al meglio gli errori della retroguardia bianconera, con il team volsco che, nella prima frazione di gioco, non entra quasi mai in partita, nonostante un avvio sicuramente incoraggiante.
PRIMO TEMPO - Pronti via infatti ed è Pinto a centrare una traversa che grida ancora vendetta. Un fuoco di paglia però, spento senza troppa fatica dal goal di Politi, abile al sesto ad insaccare in rete una palla facile facile, imbeccata sul secondo palo da Filocaso, al termine di una dormita della retroguardia bianconera. Cinque minuti più tardi, piazzamento difensivo assurdo del Sora, Di Deo ringrazia e sugli sviluppi di un calcio d’angolo realizza lo 0-2. Il Città di Sora è frastornato e non riesce a riorganizzarsi. Il gol di Pisani però, arrivato al 15’, sembra poter reindirizzare il match, ma un primo tempo buio si trasforma ben presto in notte fonda a 2’ dal termine. Capuano ruba palla, si appresta a ripartire e viene fermata con un’ intervento a dir poco falloso di Politi (le immagini in nostro possesso non lasciano scampo a nessun dubbio, con gli highlights che saranno ovviamente diffusi in settimana sul canale youtube della società). L’arbitro comunque lascia incredibilmente correre e sugli sviluppi dell’azione Balona, un po’ ingenuamente, atterra in area Filocaso. E’ calcio di rigore, realizzato dalla stessa giocatrice partenopea. Dal possibile pareggio dunque (che sarebbe comunque stato immeritato per il Città di Sora per quanto visto in campo nel primo tempo) all’1-3 e squadre negli spogliatoi.
SECONDO TEMPO - Chi si aspettava una reazione delle locali nel secondo tempo non è stato tradito, ed infatti fin da subito le ragazze di Giorgi spingono sull’acceleratore, riuscendo a fallire in ben 4 occasioni la rete per riaprire il match. Poco dopo, capitan Giannoccoli ferma volontariamente Pisani, lanciata nella metà campo avversaria. Sarebbe stato il secondo giallo, e quindi rosso. I direttori di gara invece fischiano solo la punizione, commettendo quindi il secondo grave errore di giornata ai danni del Città di Sora. E come spesso accade in questo sport, oltre il danno arriva anche la beffa, con il Napoli che ancora grazie a Politi sigla il gol dell’1-4 su azione di ripartenza. Ma le bianconere non si danno per vinte, schiacciando il Napoli nella propria metà campo per tutto il secondo tempo. A blindare il risultato però ci pensa Macchia, che si arrende solo in due occasioni (Pinto al 6’ e Di Flumeri due minuti più tardi), ma riesce a parare l’inverosimile, compreso un calcio di rigore calciato dalla stessa Pinto. Il Sora cerca in tutti i modi la rete del meritatissimo pareggio, ma la sfortuna (alla fine i legni complessivi saranno tre) e tanta imprecisione condannano le bianconere alla prima sconfitta stagionale. Una sconfitta che fa sicuramente male al morale ed alla classifica di una squadra che deve trovare al più presto il proprio equilibrio, anche se siamo ancora alla prima giornata. Per un risultato negativo ottenuto in campo, arriva però una grande vittoria dagli spalti. Dopo l’esodo forzato della squadra, che è stata costretta a cambiare campo di gioco due giorni prima della gara (che si sarebbe dovuta giocare al Pala Polsinelli di Sora), ci si attendeva infatti una grande risposta dalla gente sorana. Ebbene, alla fine il Palasport di Ceprano è andato addirittura esaurito! Raggiunta infatti la capacità massima consentita dall’impianto sportivo (520 persone fra posti a sedere e gente in piedi!), con i tifosi arrivati anche da altre regioni (!). Un evento senza precedenti nella storia del futsal femminile per quello che riguarda la provincia di Frosinone, con una quota spettatori inverosimile. Non osiamo pensare dunque a cosa sarebbe successo se questa gara si fosse giocata li dove avrebbe dovuto, in quel Pala Polsinelli di Sora che può contare su 2.000 posti a sedere. Purtroppo però, l’amministrazione comunale e l’Argos Volley di Sora, non hanno ritenuto opportuno far giocare questa squadra nella propria città. Di ben altro avviso ovviamente sono stati la Città di Ceprano e Sport Senza Confini, l’impresa che gestisce l’omonimo centro sportivo comunale, che fin da subito si sono adoperati per non perdere una ghiotta occasione come quella di far giocare nel proprio impianto, e nel proprio paese, una Serie A nazionale! Il Città di Sora invece, fidandosi delle molteplici e finte promesse, dopo mesi di duro lavoro per portare a “casa” questa realtà, si è vista costretta a dover modificare tutti i propri piani appena 2 giorni prima dell’inizio del campionato. Patron Recchia però è intenzionato, insieme a tutto il suo sodalizio, a non mollare assolutamente questa battaglia, e non poteva essere certo altrimenti dopo una risposta così importante da parte di un così vasto pubblico.
POSTGARA - Queste le sue dichiarazioni nel dopo gara: “Sapevamo, pensavamo e speravamo che i tifosi, o semplici appassionati, avrebbero risposto in massa al nostro appello, per dimostrare con i fatti, anche a chi ancora pensa che giochiamo uno sport di nicchia, o che la nostra Serie A non abbia seguito, quali risultati può portare questa squadra. Credo che registrare il tutto esaurito in un impianto che è distante oltre 30 km dal proprio paese, sia stato qualcosa in più di un risultato eccezionale. E dopo questa dimostrazione anche chi fino a questo momento ha fatto orecchie da mercante, o scelto di lavarsene le mani scaricando sempre le responsabilità, non può certo continuare a fare finta di niente. Dovranno ascoltarci per forza. Io dissi in tempi non sospetti che questa squadra, se ci avessero dato la possibilità di giocare a Sora, avrebbe fatto registrare il tutto esaurito anche in un impianto come quello del Pala Polsinelli, che ha 2000 posti a sedere. Molti mi prendevano per matto, ma forse oggi qualcuno dovrà ricredersi. Ci tengo comunque a ringraziare il pubblico sorano, ma anche le tante persone accorse da Ceprano, dai paesi della nostra provincia e addirittura da fuori regione per sostenere le nostre ragazze. E’ stata una soddisfazione immensa. Mi dispiace solo che non gli abbiamo potuto dedicare una vittoria che, nonostante abbiamo giocato per un solo tempo, avremmo comunque meritato.” Dello stesso avviso il Presidente Giannetti, che si è dichiarato orgoglioso della risposta di pubblico avuta nonostante il cambio di campo, ma allo stesso tempo amareggiato, e non potrebbe certo esser altrimenti, per l’assurda situazione che si è venuta a creare, in una città come quella di Sora che, non bisogna dimenticarlo, dispone di ben tre impianti al coperto: “Devo dire che, una volta appresa la notizia di doverci spostare a Ceprano, mai ci saremmo aspettati un pubblico così numeroso, ed è per questo che posso solo ringraziare uno ad uno tutte le persone accorse al Palasport domenica. E’ grazie a loro e per loro che porteremo avanti la nostra battaglia. L’amministrazione di Sora ha dovuto necessariamente prendere atto dell’enorme affluenza che c’è stata in questa prima giornata, e già dal consiglio di Venerdì ci ha promesso che qualcosa cambierà. Staremo a vedere, di certo nessuno può più fare finta che non esistiamo. Il Città di Sora c’è, così come c’è la voglia di vivere appieno uno sport che sa regalare grandi emozioni. Peccato per la sconfitta del campo, ci tenevamo davvero a partire con il piede giusto, invece abbiamo pagato lo scotto dell’esordio nel primo tempo, dove comunque abbiamo colpito 2 pali, e con l’arbitro che ha avuto una svista colossale non fischiando il fallo di Politi su Capuano nell’azione che ha poi portato al calcio di rigore per il Napoli. Nella ripresa siamo finalmente uscite fuori, abbiamo schiacciato il Napoli nella propria metà campo, ma un portiere (Macchia – ndr) in evidente stato di grazia e qualche errore di troppo, non ci hanno permesso di riprendere il match. Prendiamo comunque quello che di buono ci ha lasciato questa gara e guardiamo al futuro con molta speranza. Sempre un mattone alla volta”.
Ufficio Stampa Città di Sora