Manca ormai pochissimo all'inaugurazione del girone E cadetto, in cui sarà impegnato anche il Circolo Canottieri Lazio. Davanti ai propri tifosi, i biancocelesti attendono il San Sebastiano Ussana con il desiderio di approcciare alla grande con la B.

TROVARE EQUILIBRIO - Il tecnico Francesco Badaracco, in attesa delle prime risposte del campo, fa il punto della situazione: “Mi ritengo soddisfatto per questo mese e mezzo di lavoro. Il nostro impegno si è concentrato sulla volontà di amalgamare bene il gruppo, dato che ci sono stati tanti cambiamenti per affrontare questa nuova avventura. Passare da un campionato regionale a uno nazionale comporta, chiaramente, un'iniziale fase di ricerca di equilibrio”. Se si guarda al tabellino delle prime uscite stagionali in Coppa Divisione, manifestazione riservata agli Under 23, si potrebbe rimanere delusi, ma Badaracco, dal punto di vista prestazionale, non ha nulla da recriminare ai suoi giocatori: “Non sono arrivati risultati positivi, ma posso comunque sorridere, perché, nonostante numerose assenze, i ragazzi scesi in campo hanno ben performato. Si sono confrontati con team importanti nel panorama nazionale, interpretando ottimamente le gare sia atleticamente che tatticamente”.

RICONFERMARSI - Adesso, al club laziale toccherà raccogliere tutte le energie utili per farsi trovare pronto al primo appuntamento con la categoria. Nella tana biancoceleste è attesa un'altra neopromossa, il San Sebastiano Ussana: “Al debutto giocheremo contro una squadra che come noi è appena approdata in Serie B, vincendo nella passata stagione sia il campionato di C1 che la Coppa Sardegna.  Ci aspetta una gara complicata, perché anche loro vorranno esordire con una bella vittoria”. Adeguarsi subito al nuovo contesto e mantenere standard importanti è lo scopo societario: “Il nostro obiettivo principale è quello di confermare quanto di buono fatto negli ultimi anni. Due salti di categoria consecutivi, grandi successi e un ottimo gioco proposto ci hanno portato a essere una realtà solida e credibile. Ora dobbiamo continuare su questa strada e solo il campo ci dirà fino a che punto potremo spingerci”.


Francesco Di Luna

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