History Roma 3Z, per salvare la stagione si punta su Vona: “Voglio serenità e razionalità”
Dopo una prima parte di stagione complicata e avara di gioie, l’History Roma 3Z ha deciso di sollevare dal proprio incarico il tecnico Marco Shindler e affidare la panchina della prima squadra all’allenatore dell’Under 19 Nazionale Luigi Vona. Per il giovane mister un compito molto arduo: trainare la squadra alla salvezza dopo aver raccolto zero punti a due giornate dal giro di boa del campionato. La quota salvezza non è un miraggio, ma servirà un deciso cambio di rotta per restare quantomeno aggrappati alla speranza fino all’ultimo momento.
VONA - La notizia di Vona sulla panchina della prima squadra del 3Z non ha lasciato tutti indifferenti: “Quando è stata resa pubblica la decisione della Società, mi hanno scritto e chiamato veramente in molti per augurarmi il meglio. Volevo ringraziare ognuno di loro e tutti coloro che hanno contribuito nel mio percorso sportivo”.
Per lui una bella responsabilità: la poca esperienza in una categoria come l’A2 va a contrapporsi alla grande professionalità e qualità del suo curriculum, creando un mix molto intrigante “Credo di essere tra i più giovani allenatori della categoria, sicuramente il più giovane del nostro girone e questo mi rende orgoglioso dei sacrifici fatti finora e delle ore passate tra i campi e a studiare. Dopo l’adrenalina iniziale in realtà non c’è stato molto tempo per le emozioni: infatti, nemmeno 24h dopo ero già in campo per il primo allenamento”.
Per Vona un compito tutt’altro che semplice: portare il 3Z alla salvezza in un Girone C difficilissimo. “È vero, mi sono andato a cercare una bella montagna da scalare, questo non si può negare. Qualsiasi squadra in una tale situazione perderebbe un po’ di fiducia e di autostima. Il primo passo in questi casi è ritrovare la serenità nel lavorare, per farlo è necessario essere realisti, accettare la situazione da cui si parte e comprendere che servirà il massimo sacrificio da parte di tutti per migliorarla. Detesto chi si lamenta, preferisco chi cerca di trovare soluzioni ai problemi. Insieme allo staff abbiamo bisogno di avere a disposizione atleti che riescano a performare in un contesto complicato. La chiave per sviluppare quest’attitudine sarà l’utilizzo della razionalità nei momenti critici. Una volta sistemata la disciplina mentale sarà anche più facile lavorare su tutti gli altri aspetti”.
Giovane lui, giovani i ragazzi in campo. Servirà uno sforzo da parte di tutti, soprattutto dai senior dello spogliatoio: “È un gruppo molto giovane, l’80% dei ragazzi è nato dopo il 2000. Conosco molto bene la metà di loro perché li ho allenati nelle giovanili negli anni passati; con i più grandi ho avuto modo di confrontarmi e collaborare in questi ultimi due anni. È una grande sfida affrontare questa categoria con un gruppo così giovane, ma allo stesso tempo affascinante. È chiaro che ai più esperti in questo contesto sia richiesto l’ulteriore sforzo di trascinare i più giovani, ma hanno le caratteristiche per poterlo fare e dovranno essere bravi nell’interagire e nel comunicare al meglio con loro”.
Alessandro Pau