Roma 1927, tempo di Coppa Italia per l’U19. Reali: “Dimentichiamo la Supercoppa e restiamo umili”
Dopo il trionfo in Supercoppa, che ha aperto al meglio il 2025, l’Under 19 della Roma 1927 Futsal è pronta a tornare in campo. Giovedì 16 gennaio, i giallorossi ospiteranno il Poggio Fidoni nel secondo turno di Coppa Italia. Una gara unica che la formazione di Fabrizio Reali affronterà in casa grazie al miglior piazzamento al termine del girone di andata.
“Il successo in Supercoppa rappresenta il coronamento di ciò che avevamo iniziato lo scorso anno, la chiusura del cerchio - afferma Fabrizio Reali -. È stato importante imporsi con un gruppo diverso, rinnovato: confermarsi nonostante tanti cambiamenti fa piacere, ma ora dobbiamo guardare subito avanti”.
La testa del tecnico è già rivolta alla sfida contro la Spes Poggio Fidoni, una sfida semplice solo sulla carta. Il netto 7-0 conquistato il 22 dicembre, tra l’altro in trasferta, deve essere rimosso: guai a pensare di avere la qualificazione in tasca. “Parliamo di un’altra competizione e di una gara secca, non diamo nulla per scontato - il monito -. La vittoria in campionato non significa niente, così come il primo posto, lo dico per esperienza. Due anni fa, come Olimpus, arrivammo in vetta al giro di boa, poi uscimmo subito dalla coppa, contro il Fabrica”. Servirà la massima concentrazione: “Già, anche perché tra febbri e infortuni non stiamo benissimo - confessa l’allenatore -. Dovremo partire con umiltà, senza sottovalutare nessuno e dando il massimo”.
L'aspetto mentale giocherà come sempre un ruolo fondamentale: “Non mi è piaciuto l’atteggiamento dopo Catania, e l’ho detto ai ragazzi - svela il mister -. Ho visto troppi volti rilassati, come se qualcuno si sentisse già arrivato. Se non manterremo la giusta fame, sarà impossibile ripetere quanto fatto lo scorso anno”. Umiltà resta la parola d’ordine: “Piedi per terra. Siamo stati bravi a superare, di fatto in trasferta, una squadra forte come il Meta, ma ora si riparte da zero”. A caccia di vittorie e trofei, ma non solo: “Lo scopo resta quello di formare atleti - conclude Reali -. A fine stagione voglio trovare giocatori cresciuti sia dal punto di vista tecnico-tattico che da un punto di vista dei valori. Ai miei ragazzi chiedo un salto di qualità sportivo, sì, ma anche umano”.
Antonio Iozzo