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Stefania Coda e l'adrenalina da esordio: “Felicità allo stato puro. Ho pensato solo a dare il massimo"

 05/11/2024 Letto 67 volte

Categoria:    Femminile
Autore:    Divisione Calcio a 5
Società:    VARIE





“Sono un portiere e voglio imparare a giocare a futsal”. Si è presentata così, Stefania Coda, allo Sportivamente Amici, squadra di Serie C femminile della sua città, Polignano a Mare. Aveva appena 10 anni e idee chiarissime: diventare una giocatrice a tutti gli effetti. Neanche 6 anni più tardi, e dopo aver disputato un Torneo delle Regioni come portiere della Rappresentativa pugliese maschile Under 15, tutto quello che aveva immaginato è diventato realtà: sabato ha giocato (e vinto) lo spareggio per l’accesso alla gara secca di Supercoppa Under 19, parando un rigore e segnando un gol dalla propria porta. Ma non basta. Domenica scorsa, a 16 anni compiuti da 15 giorni, è entrata come portiere titolare in Serie A nella sfida che ha visto il suo Bitonto liquidare il Foligno con il punteggio di 11-1.

“Quando mister Marzuoli mi ha detto che sarei entrata nel quintetto ho avuto un po’ di ansia, ma tutto è passato al fischio d’inizio. Ho pensato solo a dare il massimo. Anche se sul gol subito avrei potuto fare di più, mi sono lasciata tutto alle spalle e ho continuato a parare, perciò sono soddisfatta della mia prestazione”.

Solo l’inizio. È da qui che Stefania, che nel frattempo ha già collezionato due convocazioni negli Stage Futsal+ 17 presso il CPO di Roma e un secondo posto all’ultima edizione della Futsal Future Cup come capitano della sua Rappresentativa, vuole partire verso altri traguardi. “Ho cominciato a stare tra i pali perché giocando con gli amici il più scarso va in porta - sorride - ma adesso mi chiamano perché sono forte. È stato il preparatore dei portieri dello Sportivamente Amici, Gianfranco Pascali, a insegnarmi le basi, ma devo tanto anche a una grande allenatrice e amica, Antonella Messa. A chi mi ispiro? A Bianca Castagnaro e Jozi De Oliveira (sua attuale compagna di reparto, n.d.c.). Mi sono innamorata di questo ruolo a prima vista, con il Bitonto lo sto apprezzando ancora di più e sono sicura non smetterò mai di averlo nel cuore”. Costi quel che costi.

“Quest’anno mi sono trasferita a Bitonto, continuerò qui il Liceo Scientifico e nel frattempo coltiverò il mio sogno: i sacrifici sono tanti, sia per me che per la mia famiglia, ma quello che è successo nelle ultime 48 ore mi ha fatto sentire al settimo cielo. Ora guardo avanti con un sorriso ancora più grande: sono sicura che tra 10 anni sarò ancora sui campi, felice come lo sono ora. E magari con la maglia della Nazionale addosso”.


*foto: Gianni Dilettuso
Ufficio Stampa Divisione C5





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