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Luciano Zaccardi si gode l’impresa del suo 3Z: “Vittoria vera. Ho sempre creduto nel gruppo”

 28/04/2025 Letto 350 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Alessandro Pau
Società:    HISTORY ROMA 3Z





C’è stato un momento, nel corso della stagione, in cui era letteralmente impossibile immaginare cosa sarebbe successo nei mesi successivi. La salvezza, in qualche modo, si poteva raggiungere, ma farlo così, con un ruolino di marcia da zona playoff e affermazioni pesantissime su campi di primo livello, era qualcosa di impronosticabile. L’History Roma 3Z, però, ci è riuscito. Grazie a un gruppo di ragazzi che non ha mai mollato; grazie a un allenatore giovane che ha preso in mano una situazione critica e ne ha cambiato le sorti; grazie, soprattutto, a una dirigenza che fa questo sport da decenni e che sa benissimo come uscire anche dai momenti più bui. L’ennesima pagina di futsal scritta da Luciano Zaccardi e dal suo storico club, pronto a vivere, per il terzo anno consecutivo, le emozioni della Serie A2. Emozioni, stavolta relative all’annata appena terminata, che il presidente romano ha cercato di condensare in queste parole.

ZACCARDI - “E sono due: due salvezze in due anni. Ma lo stress è stato altissimo, e solo chi lo ha vissuto dall'interno può capire cosa si prova nella mente di chi, a dicembre, si ritrova con 0 punti e vede ormai tutto perduto. La scorsa stagione c’erano anche trasferte molto impegnative, con un livello tecnico degli avversari davvero elevato.

Reduce dalla stagione precedente, in cui avevamo raggiunto la salvezza in casa all’ultima giornata, pensavo che uno stress del genere non si sarebbe più ripetuto… e invece, forse, ci siamo abituati. Quello che la squadra ha fatto nella seconda parte della stagione è stato semplicemente fantastico, con una serie di risultati da record. Ora posso dirlo: non ho mai avuto dubbi sulle qualità di questo gruppo, composto - un po' incredibilmente - da un mix di atleti senior esperti, tanti debuttanti e molti giovani, che hanno voluto dimostrare di non meritare l’ultimo posto.

Ma i giovani non erano solo tra gli atleti: credo che abbiamo fatto bene a dare fiducia a mister Vona, proveniente dalla nostra Under 19, che si è dovuto riorganizzare con il suo nuovo staff tecnico, senza mai abbandonare i suoi ragazzi. Li ha portati tutti in prima squadra, organizzando sedute mirate e strutturate (e lo dico perché le ho viste tutte, insieme al mitico “baffo” Clementi). Da ex tecnico, ho sempre pensato che non meritassimo quella posizione in classifica.

La mente fa la differenza in tutti i campi, e credo che il più grande merito di Vona sia stato quello di compattare il gruppo, senza mai fermarsi davanti ai problemi, parlando sempre tanto con la squadra, sia a livello collettivo che individuale. È riuscito a motivare ogni singolo giocatore fino a ottenere da tutti quel qualcosa in più che alla fine ci ha permesso di raggiungere insieme il nostro unico grande obiettivo: la salvezza.

Personalmente, ho parlato alla squadra solo la sera del cambio in panchina, poi basta. Ho voluto lasciarli sereni e tranquilli, dando la massima fiducia a questo gruppo, in cui tutti sono stati fondamentali. Mai ho fatto nomi, perché questa è stata una vittoria vera, una vittoria di gruppo, diretti magistralmente da un mister e dal suo staff, motivati, preparati e ambiziosi, che hanno fatto davvero la differenza.

Il 5 aprile, sugli spalti a Velletri, al fischio finale, ho visto mamme, mogli e fidanzate piangere: un’immagine che fa molto riflettere. Perché oggi, disputare un campionato di questo livello non è facile per nessuno. Prima di ripartire con nuovi progetti, mi sono preso una lunga pausa di riflessione, a 360°, che coinvolga tutto il mondo dell’History Roma 3Z, una società in cui il settore giovanile è importante tanto quanto la prima squadra”.


Alessandro Pau




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