Campanile alza l'asticella: "Noi la squadra materasso della Final Eight? Dimostriamo il contrario"
Lucy Campanile, giocatrice dell'Ita Salandra, si racconta in un'intervista: la Coppa Italia, l'obiettivo della finali scudetto e il sogno di vestire la maglia della Nazionale.
Sei una delle veterane del calcio a 5 femminile italiano, quali sono i tuoi obiettivi?
Pratico questo sport da 18 anni. Ho avuto la fortuna di vedere l'evolversi anno dopo anno, vorrei poter rivincere qualcosa di importante, sperando che la passione e la cultura negli allenamenti possa ripagarmi ancora una volta prima di appendere le scarpe al chiodo tra qualche anno.
Domenica siete tornate alla vittoria dopo un pareggio ed una sconfitta maturate negli ultimi secondi, che indicazioni avete ricevuto?
E' ovvio che perdere dei punti così come è successo con Bisceglie e Salinis può scoraggiare chiunque. Era importante dare una risposta di carattere e domenica siamo scese in campo con la convinzione di ribaltare l'andazzo. E così è stato.
Chi ti auguri di pescare dall'urna dei sorteggi?
Per noi è stata un'immensa soddisfazione arrivare a questa Final Eight, le teste di serie sono di indubbio valore, ma sapete meglio di me che in competizioni come queste ogni squadra vale l'altra. Ci possono essere delle favorite, è vero, ma so con certezza che ogni compagine darà il meglio di sé.
Quali sono i vostri obiettivi in previsione di coppa e campionato?
Arriviamo in coppa consapevoli dei nostri mezzi. Vogliamo dare delle risposte a chi ci crede la squadra materasso della Final Eight, anche solo con una sola ottima prestazione. Ciò che verrà poi vedremo. In campionato puntiamo a raggiungere quanto prima la qualificazione aritmetica alle finali scudetto, per poi eventualmente migliorare l'eventuale posizione in classifica.
Credi in una convocazione in Nazionale?
Credo che dopo la Serie A, la Nazionale sia il maggior obiettivo di qualsiasi atleta. Continuerò a lavorare e dimostrare come ho sempre fatto, sperando che il lavoro e i risultati sul campo, prima o poi siano ripagati.
Ufficio Stampa Ita Salandra
Articoli correlati



