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Ulivi, Benedetti resta sereno: "Dipende tutto da noi. Portieri? Ho tre ragazzi davvero professionali"

 07/12/2023 Letto 437 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:    Redazione
Società:    ULIVI VILLAGE




Nonostante tre sconfitte consecutive tra campionato e coppa, il cammino degli Ulivi Village resta positivo, con la squadra che occupa il quarto posto solitario in classifica e è ad un solo punto di distanza dalla zona playoff. Sabato 9 dicembre alle ore 18.00 la sfida contro il Valentia.

RISCATTO - Una partita importante per tornare a fare punti e rialzare il morale della squadra: “Ultimamente abbiamo avuto un po' di alti e bassi, probabilmente dovuti anche ad alcuni infortuni che ci hanno portato a modificare il nostro modo di giocare. La stagione è ancora lunga e sapremo dimostrare il nostro valore già dalla prossima partita”. Alessio Benedetti, preparatore dei portieri della prima squadra degli Ulivi già da 3 anni, trasmette serenità: “Il nostro obiettivo stagionale è quello di cercare di arrivare il più in alto possibile, sappiamo che dipenderà solo da noi e dalla nostra forza di volontà. I ragazzi si stanno allenando bene, con la giusta intensità. Sono sempre propositivi e pronti al sacrificio per ottenere la migliore condizione fisica per affrontare al meglio le gare”.

PORTIERI - Benedetti in questa stagione può contare su Alessio Giovannini, Gianmarco Capanna e Mirko Tofini: “Sono tutti portieri professionali e si allenano al massimo. Scegliere ogni settimana chi di loro giocherà in partita è difficile per me. Devo fare loro i complimenti perché la strada che stanno seguendo è quella giusta”. Sul tipo di allenamento a cui sottopone i suoi portieri aggiunge: “Sono sedute specifiche per aumentare la velocità, la reazione e la tecnica di base, senza dimenticare la parte atletica. Cerchiamo di curare anche la personalità, importantissima per chi sceglie di fare questo ruolo. Un portiere deve dare sicurezza alla squadra, trasmettere tranquillità nei momenti difficili e dare la carica al momento giusto. Alcune di queste doti sono innate, ma è fondamentale lavorarci sempre”.


Irene Annarelli





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