CX, eliminazione amara. Immordino: "Non meritavamo di uscire. Il regolamento ci ha penalizzato"
La stagione del CX si conclude con un pareggio, maturato nella tana del Don Bosco Cinecittà, nell'ultima sfida della seconda fase di coppa. Il 3-3 non ha consentito ai rosanero di accedere alle semifinali. Nei quattro raggruppamenti, infatti, solo le prime classificate hanno ottenuto il pass per il penultimo atto della manifestazione, con il team di Geremia che, trovandosi a pari punti con i gialloblù, ha pagato una peggior differenza reti.
FINALE AMARO - I ragazzi di Tor Vergata credevano fortemente nella possibilità di alzare la coppa. Lo straordinario percorso in questa competizione è stato confermato anche dall'ottima prestazione offerta sul campo del Cinecittà. Al termine del match, quindi, mister Immordino ha manifestato tutta la sua amarezza, oltre alle perplessità rispetto alla regolamentazione del torneo: “Il Comitato doveva strutturare meglio la seconda parte della coppa. Dopo un'ottima prima fase, chiusa con il primo posto nel raggruppamento B e con la terza miglior differenza reti tra tutti i nove gironi della manifestazione, ci siamo ritrovati, nello step successivo, in un gruppo con altre due prime classificate. Nel triangolare le sfide sono state di sola andata e aver affrontato in trasferta la sfida decisiva ci ha penalizzato. Inoltre, il fatto che il Cinecittà abbia giocato contro la Polisportiva Genzano dopo di noi fa capire bene quante difficoltà ci siano state in relazione ai calcoli per la differenza reti. Se ci fossimo trovati a parti inverse sono certo che saremmo noi in semifinale”.
COMBATTERE LA DEPRESSIONE - Il tecnico rosanero, in ogni caso, ci tiene a esaltare la fantastica annata dei suoi ragazzi: “In questi mesi abbiamo fatto qualcosa di eccezionale. Il duro lavoro sul campo si è visto e tutti i giocatori hanno rispettato e preso a cuore la causa CX. Crediamo nella possibilità di partecipare al campionato di C2 nella prossima stagione e siamo intenzionati ad allestire una squadra di livello”. Chiuso l'anno calcettistico, Immordino fa un rewind e riflette sulle difficoltà personali vissute: “Voglio ringraziare tutta la società e tutti i giocatori per il sostegno che mi hanno dato. Mi hanno aiutato a combattere un momento complicato della mia vita. Dopo l'incidente, infatti, ho fatto i conti con una profonda depressione. Grazie a loro, però, sono riuscito a distogliere l'attenzione dai cattivi pensieri e mi sono concentrato per dimostrare come la motivazione possa essere l'arma migliore da usare in campo”.
Francesco Di Luna