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Una partenza shock, un epilogo da favola: la cronaca della folle avventurA2 del Corinaldo

 08/04/2025 Letto 247 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    CORINALDO




La gara con il Teramo inizia molto prima. Una settimana prima. Da quando il Corinaldo vince in casa con il Recanati, passa in testa e ora è tutto nelle sue mani. Quella bellissima ansia sportiva nasce da lì. Non c’è tempo per festeggiare, c’è da mettersi subito al lavoro. Sarà una settimana di allenamenti molto tesa, i ragazzi sentono eccome il peso delle aspettative, ovvero portare un paese di 4754 abitanti in serie A2. Sabato è una bellissima giornata di sole. Gli oltre duecento tifosi che seguono la squadra a Teramo indossano delle maglie di buon auspicio “A2 passi dal sogno”, ignari del fatto che il nostro Tenente Tinti e i suoi uomini siano un filino scaramantici… La squadra arriva a Teramo con tre pulmini, su ognuno regna il silenzio. Silenzio rotto nello spogliatoio da “tutti insieme!”, somma di battaglie infinite, gridato a gran voce, per l’ultima volta, dal Tenente Massimo Tinti, prima dell’ultima decisiva partita. Arrivano i nostri tifosi, con bandiere, trombette, sciarpe, striscioni, cartelloni, entusiasmo e grinta. E un’enorme bandiera bianca e rossa che ci avvolge tutti. Ed è bello vedere gli spalti pieni delle nostre squadre, quelle della Scuola Calcio e quelle del Settore Giovanile, perché noi da lì siamo partiti e continuiamo a ripartire ogni anno. È commovente vedere gli spalti pieni di bambini e bambine, adulti, ragazzi e ragazze, tifosi da sempre o dell’ultima ora, tutti insieme per la nostra Serie B. All’entrata in campo non si riesce a sentire nulla se non ognuno il battito del proprio cuore, c’è un’altra impresa da portare a termine, un’altra pagina della nostra storia da scrivere. 
 
CRONACA - L’inizio è una di quelle docce fredde che ti coglie impreparato: al 12’ Di Blasio segna il vantaggio, un minuto dopo ne fa un altro, finalizzando sempre lo stesso schema, in contropiede. Capitan Campolucci alza la testa, ma trova solo la traversa. Al 16’ è di nuovo il Lisciani Teramo a segnare, e sono tre. A zero. Cala il silenzio. Il Corinaldo sta portando sulle proprie spalle tutte le speranze del mondo, e quelle iniziano ad essere tante, e a pesare. Il Corinaldo ha il fiato corto e poca lucidità. Il primo tempo termina così, 3-0 per i padroni di casa. Ma la gara è lunga. Al rientro le cose non sembrano essere cambiate molto, infatti è ancora di Blasio, sul 3-0 a colpire il palo. Decidiamo di non soccombere. E iniziamo a giocare come sappiamo, con la testa e con i piedi. E con quel cuore che arde. Pettinari, al 4’, batte il primo colpo corinaldese; Micci, al 5’, il secondo; non facciamo in tempo a festeggiare che capitan Di Blasio firma il 4-2 Teramo. Ma non c’è da preoccuparsi, finalmente in campo c’è il Corinaldo che tutti conosciamo, quello che tante volte cade e tante volte si rialza. Il boato dei nostri tifosi non muore in gola, cresce, non si arrende. Al 6’ arriva anche il gol di Mancini, seguito cinque minuti dopo da quello di Bronzini, quello che sancisce il 4-4 finale. La sfida non è finita, anzi, i ritmi continuano ad aumentare, nessuno ha intenzione di mollare. Ma ecco il triplice fischio finale, il campo si riempie di noi: siamo in serie A2, insieme.
 
Ufficio Stampa Corinaldo



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