Alla scoperta del Varese, mister Vismara: "Così abbiamo portato il calcio a 11 nel futsal" PARTE SECONDA
Proseguiamo il nostro cammino all’interno del Varese calcio a 5, la giovane realtà nata la scorsa estate per diffondere questo sport nel nord Italia. A differenza dei comitati laziali, in Lombardia i campionati di serie D di calcio a 5 hanno già preso il via e nelle prime due giornate il Varese ha raccolto due pareggi contro Amor Sportiva e Rho. Le gare sono in programma durante la settimana e generalmente si predilige giocare al chiuso per via delle condizioni climatiche proibitive dei mesi più freddi.
Il compito di guidare la prima squadra del Varese è stato affidato a Daniele Vismara, tecnico con trascorsi nella C1 lombarda e nei campionati nazionali. “Il Barcellona rappresenta in assoluto la polisportiva per eccellenza. Il nostro – racconta Vismara - è un progetto nazionale come quello della Lazio, che oltre al calcio a 11 ha anche un’ottima squadra di calcio a 5. Il discorso che mi ha suscitato più interesse in questo progetto è stata la possibilità di dare una seconda opportunità a tutti quei ragazzi, che non hanno avuto modo di indossare la maglia della prima squadra di calcio. Ho sposato appieno questa cosa. Bisogna ricordarsi che stiamo parlando di una città che vive di calcio. Io abito a Milano, ma ho sempre considerato Varese come una realtà importante e storica”.
Clicca QUI per leggere la prima parte.
LA FORMAZIONE DELLA ROSA - Vismara ricorda il 3 agosto, il giorno in cui tutto ha avuto inizio. Nonostante la pioggia a fare da contorno, gli aspiranti giocatori hanno mostrato una grande forza d’animo e una volontà di mettersi in luce: “Il 3 agosto nella prima sessione di provini c’erano 130 adesioni. Una domenica trascorsa sotto la pioggia, sembrava di stare a novembre. Eppure nessuno dei ragazzi ha mollato; questa è stata la prima soddisfazione. Verso il 26 agosto abbiamo avuto la seconda scrematura e tirando un po’ le somme si è arrivati alla formazione di una rosa della prima squadra e della juniores. Il gruppo è molto giovane e metà della prima squadra è composta da ragazzi nati tra il 1994 e il 1996. Come si fa per tutti i progetti, il punto di partenza è stare con i piedi per terra, ma dando sempre un’occhiata al futuro. Lei sa bene che il calcio attuale presenta tante evoluzioni, ma anche involuzioni. Ora vogliamo crescere e in un futuro molto prossimo punteremo anche sui risultati. Il Varese è ambizioso, ma non nell’immediato. L’importante è far innamorare i ragazzi (il 75% di loro proviene dal calcio a 11) a un nuovo sport che in comune con il calcio ha solo l’uso dei piedi; anche il pallone è diverso”.
FUTSAL ITALIANO - Di recente, in Belgio, la nostra nazionale si è laureata campione d’Europa eppure il calcio a 5, come altri sport considerati minori, fatica a trovare il giusto spazio sui giornali e in tv. Una situazione condivisa dallo stesso Vismara, che spera in una maggiore attenzione da parte dei media: “Il futuro del futsal italiano è un tasto dolente. Sport tra i più praticati soprattutto a livello amatoriale. La notizia della vittoria agli europei della nazionale di Menichelli, tecnico che conosco molto bene e con cui ho seguito insieme il corso da allenatore, ha occupato poco spazio sui quotidiani nazionali. Tra i media c’è ancora poca considerazione purtroppo. Credo che sia necessario anche un passo indietro da parte della Divisione; per esempio una Marca trevigiana, fiore all’occhiello degli ultimi anni, non può permettersi di fare una fine del genere. Noi per il momento cerchiamo di tenere lontani i nostri ragazzi da tali argomenti. Cercheremo, però, di dare il nostro contributo per la crescita di questa disciplina sia in Lombardia che a livello nazionale”.
Elia Modugno
Articoli correlati
