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Rubrica | L'analisi tattica di Mura: "Più di tutti contano concetti e principi, ma in campo ci vanno i giocatori"

 03/12/2014 Letto 1948 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Francesco Puma
Società:    ASSO ARREDAMENTI





Nominato da Francesca Salvatore del Montesilvano femminile, Mario Mura – attuale allenatore dell'Asso Arredamenti – inizia a giocare a futsal col Delfino Cagliari nel '93, dopo un trascorso glorioso nel calcio a 11. Un anno dopo, disputa il Mondiale Universitario a Cipro, indossando successivamente la maglia della Nazionale per 13 volte. Da giocatore chiude la carriera al Capoterra, squadra che inizia ad allenare nel 2008. Nel suo palmares due promozioni dalla C alla B: l'ultima con l'Asso Arredamenti, la prima con il Sinnai, società con la quale vince anche una Coppa Italia con la formazione femminile.

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Cosa ne pensi dell’”Analisi tattica” di Francesca Salvatore?
Ho avuto modo di conoscerla e apprezzarla a Coverciano: grande carisma e competenze tattiche sono alcuni degli ingredienti che gli permettono di condurre la sua squadra ai vertici del panorama nazionale femminile.

Cos’è la tattica nel futsal?
L'insieme di accorgimenti e strategie che permettono ai giocatori di collaborare e migliorare le due fasi di gioco al fine di ottenere un obiettivo comune.

Quanto conta?
Tanto. Non si può giocare a futsal se non si conoscono i principi sia della tattica individuale che di quella collettiva.

Come è cambiata dalla nascita del futsal ad oggi?
Ritengo che ci sono stati mutamenti importanti, dalle strutture al tipo di palloni, dalle superfici di gioco ai regolamenti; il futsal oggi è molto più veloce e più fisico di 20 anni fa. Ricordo che le fase difensiva prima partiva dalla propria metà campo, oggi invece tante squadre fanno una difesa alta sino ad arrivare all’area avversaria. Anche il sistema di gioco si è evoluto, prima si utilizzava solo il pivot fisso alto mentre oggi molte squadre giocano con un 4-0 senza ruoli fissi, con rotazioni e movimenti continui.

Quanto contano i moduli?
Più che il modulo ritengo importante il fatto che siano chiari i concetti e i principi delle due fasi di gioco, poi scelgo quello più adatto alle caratteristiche dei giocatori.

Qual è il tuo modulo preferito e perché?
In fase di possesso palla mi piace il 4-0, un sistema che non da riferimenti agli avversari e che nella sua evoluzione produce varianti utili che esaltano le qualità individuali dei giocatori; in fase di non possesso difendo a zona. Mi piace una difesa alta e aggressiva che abbia la forza e il coraggio di cercare il recupero della palla in zona vicine alla porta avversaria.

Ti capita di cambiare modulo nel corso della partita?
Più che il modulo, si possono fare degli accorgimenti tattici in base alle caratteristiche degli avversari. Ciò che non deve mai cambiare sono i principi.

Quanto è importante studiare la tattica avversaria?
E’ importante acquisire informazioni utili per poi studiare eventuali accorgimenti che possano togliere sicurezze e certezze.

Hai mai vinto una partita con una intuizione tattica?
I protagonisti delle vittorie sono i giocatori, noi prepariamo le partite e cerchiamo di mettere nelle condizioni migliori gli stessi per vincere.

Quanto sono importanti le palle inattive?
Sono fondamentali. Sfruttare falli laterali e calci d’angolo possono diventare uno strumento importante per conseguire la vittoria, si parte da una posizione statica ma di vantaggio.

Difesa a uomo o a zona? E perché?
Per il momento utilizzo una difesa a zona ma non chiudo assolutamente l’idea di cambiare. La difesa a zona mi permette una migliore occupazione degli spazi e privilegia le specificità tattiche di ciascun giocatore; l’importante è che sia aggressiva e dinamica e che vengano rispettati i principi.

Fai uso della match analysis?
Per il momento no, vedo le partite degli avversari e soprattutto analizzo le mie.

Quante ore dedichi alla tattica durante gli allenamenti settimanali?
La tattica è elemento dominante delle sedute di allenamento. In ogni tipo di esercitazione deve essere curata e migliorata.

Quanto conta il quintetto iniziale nell’arco della partita?
E’ importante. Ma ritengo comunque che la scelta è fatta in funzione sia delle rotazioni, sia delle caratteristiche dei giocatori.

Puoi nominare il prossimo allenatore che si sottoporrà alle domande di “Analisi tattica”?
Nomino con piacere David Calabria, un amico con cui ho avuto il piacere e l’onore di giocarci insieme, un mister preparato che ha fatto molto bene sia con i maschi sia con le femmine, vincendo tutto l’anno scorso.


Francesco Puma





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