A scuola di tattica da Riccardo Manno: lo smarcamento nel futsal e la trasmissione della palla
Con Riccardo Manno proviamo ad addentrarci ancor di più nel futsal giocato, capendo meglio movimenti e dinamiche di questo sport.
Lo smarcamento legato alla mobilità
Lo smarcamento è un principio di tattica individuale in fase di possesso. Quest’ultima correla il comportamento che un giocatore deve mettere in atto in relazione alle differenti situazioni di gioco a prescindere dal contatto col pallone. È un concetto più completo, rispetto a quello di tecnica applicata (l’utilizzo dei fondamentali tecnici espressi in relazione alle situazioni di gioco). Lo smarcamento permette di descrivere le peculiarità delle tipologie di movimento che permette di svincolarsi dal controllo diretto dell’avversario e di disporsi.
Questo principio di tattica individuale è un fondamentale supporto per l’economia del gioco collettivo in fase di possesso. Lo smarcamento è in stretta relazione con il concetto di mobilità (movimento) principio di tattica collettiva in fase di possesso. Per il possessore di palla la staticità dei propri compagni è un aspetto estremamente negativo.
Come: attraverso contro movimento,corse con cambi di direzione e variazione dell’intensità di corsa,corse in diagonale rispetto alla linea di porta.
Dove: nello spazio in cui è possibile ricevere la palla (zona luce) cioè la zona di campo in cui il possessore può vedere il compagno che si smarca.
Quando: nel giusto tempo di gioco.
Avere giocatori in zona luce permette lo sviluppo del possesso
Per creare i giusti presupposti per un'efficiente ed efficace sviluppo del gioco, la formazione, impegnata nella fase di possesso di palla dovrà cercare di creare opportune zone luce.
Per zona luce si intende lo spazio dove il possessore è in grado di vedere il compagno che si è smarcato ed eventualmente passargli la palla. Questo spazio risulta continuamente variabile, in relazione alla posizione e al comportamento del difensore che marca il possessore di palla, alla posizione e il comportamento degli altri difensori.
In contrapposizione alla fase di possesso, la squadra che sarà impegnata nella riconquista della palla dovrà cercare di sviluppare anche le così dette zone d’ombra.
Per zona ombra si intende lo spazio di campo immediatamente alle spalle di un difensore non raggiungibile da un passaggio del possessore. Più il difensore è vicino al pallone maggiore sarà la zona ombra che si determina alle sue spalle. Questa zona diventa cosi uno spazio non utile per la squadra in fase di possesso.
Smarcamento in appoggio a sostegno ed in profondità
Lo smarcamento in appoggio è quello che viene eseguito verso il possessore di palla e tende a ridurre la distanza tra il possessore e il ricevente ed aumentare quella tra ricevente e porta avversaria. Lo smarcamento a sostegno viene eseguito verso posizioni più arretrate rispetto al possessore, per dargli un passaggio in sicurezza. Lo smarcamento in profondità tende ad aumentare la distanza tra il possessore e il ricevente riducendo quella tra il ricevente e la porta avversaria.
Il tempo di smarcamento
Il fattore tempo risulta determinante ai fini di uno smarcamento corretto. Il giocatore si smarca nel momento in cui si rende conto che il possessore si trova nella situazione di poter trasmettere la palla. Inoltre è necessario valutare la situazione in cui si trova il possessore di palla in relazione ai fattori tempo e spazio.
Il tempo e lo spazio di gioco a disposizione del possessore
In corrispondenza delle varie situazioni di gioco bisognerà sempre tenere in considerazione la condizione del possessore di palla.
Il possessore di palla ha già il controllo della palla con tempi e spazi ampiamente disponibili? Oppure deve ancora riceverla? (palla in movimento).
Quando la riceve giocherà a due tocchi, di prima o con più tocchi? In questo ultimo caso chi si smarca deve percepire i possibili tempi di gioco del possessore e muoversi di conseguenza (coordinare le azioni che precedono lo smarcamento, es. il contro movimento o corse varie).
In certe situazioni può capitare di anticipare l’azione che porta allo smarcamento prima ancora che il possessore riceva la palla.
L’importanza del passaggio
Rappresenta il mezzo più efficace per sviluppare un’azione offensiva, perché si rivela il modo più rapido e meno dispendioso per spostare la palla da una zona all’altra del campo, conquistare spazio, superare uno o più avversari o linee di difesa, mantenere al meglio il possesso palla.
Classificazione e caratteristiche del passaggio
Orizzontale
Diagonale
Verticale
Indietro
Il passaggio deve essere preciso, facilmente ricevibile, tempestivo (nel giusto tempo ) e intenso.
Passaggio sulla figura e nello spazio
Il passaggio sulla figura o passaggio diretto viene fatto sui piedi del compagno In alcune situazioni (in marcatura stretta) il passaggio dovrebbe essere effettuato sul piede opposto rispetto al lato dove si trova l’avversario, in modo tale da consentire al ricevente di difendere al meglio la palla. Il passaggio nello spazio o indiretto viene effettuato sulla direzione di corsa del compagno che deve ricevere. La situazione ottimale si ottiene nel momento in cui il ricevente controlla la palla senza rallentare la corsa orientata nello spazio. Questa tipologia di trasmissione di palla potrà favorire lo smarcamento dietro le spalle del difensore. Quest’ultimo rappresenta una forma di smarcamento utile ed efficace, in grado di mettere in difficoltà il difensore, perché non riesce a tenere sotto controllo contemporaneamente la posizione della palla e quella del avversario che marca.
Quando eseguire il passaggio nello spazio o sulla figura?
Se l’intenzione è quella di mantenere il possesso palla, il passaggio deve avvenire prevalentemente sulla figura. Mentre nel caso in cui sia necessario servire la palla nello spazio, per uno sviluppo immediato in profondità, è opportuno servire la palla sulla direzione di corsa del ricevente.
Pericolosità del passaggio orizzontale
Il passaggio orizzontale (parallelo alla linea di fondo campo) risulta estremamente pericoloso soprattutto se eseguito dall’esterno verso il centro. Se intercettato taglierebbe fuori chi ha calciato e chi doveva ricevere. In questi casi si indica al ricevente stesso di arretrare muovendosi in diagonale per offrire un passaggio non orizzontale.
Controllare e difendere la palla osservando lo sviluppo del gioco
La ricezione della palla prevede contestualmente il controllo e la difesa dagli avversari. Il giocatore che entra in possesso di palla, deve interporre il proprio corpo tra l’avversario e il pallone. Spesso il possessore concentra primariamente l’attenzione al controllo della palla non riuscendo a vedere il compagno che si smarca. È necessario migliorare la capacità di tenere sotto controllo più fattori, per uno sviluppo ottimale del gioco, attraverso esercitazioni a forte valenza percettiva.
Il controllo in dinamica orientato al gioco
Per controllo orientato si intende la capacità del giocatore di ricevere la palla e indirizzarla verso il nuovo sviluppo del gioco. Questo comportamento è diventato di primaria importanza nell’alta prestazione. Nel futsal moderno non è pensabile uno stop in cui la palla rimanga ferma nel punto in cui è stata ricevuta.
Riccardo Manno
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