Tempo di big match al Rino Merolle: in scena, per la ventesima giornata del girone D di Serie C2, c’è la supersfida tra il Don Bosco e la capolista Palombara. A dividere le due compagini ci sono solo due punti di distanza: una vittoria, dunque, porterebbe i padroni di casa in testa alla classifica.

SENSAZIONI POSITIVE - Saldamente in seconda posizione in classifica e in uno stato di forma strepitoso, la squadra di Matteo Fiorentini è pronta per l'incontro clou di venerdì sera: “Sicuramente sarà una partita da cardiopalma, davanti a una cornice di pubblico incredibile - premette il tecnico -. Fino a questo momento, come dimostrano anche gli scontri precedenti avuti con loro, il Palombara ha dimostrato di esserci superiore. Noi, in ogni caso, arriviamo a questa gara con sensazioni positive, perché la squadra ha raggiunto un’ottima maturità e ogni componente è pronto a dare tutto in campo per il proprio compagno”. L’attesa cresce: “Siamo orgogliosi di giocare questo incontro e lo faremo al meglio. Lo dobbiamo a noi stessi e al nostro percorso, in cui abbiamo messo impegno, perseveranza e ossessione, ma anche alla società e al nostro splendido quartiere”.

L’ARMA IN PIÙ - Fiorentini è d’accordo solo in parte con chi definisce il Don Bosco la squadra rivelazione della stagione: “Abbiamo costruito una rosa ottima, anche se, probabilmente, dopo le sconfitte di inizio stagione, nessuno si immaginava un percorso così vincente da parte nostra. La società in estate ha lavorato tanto per metterci a disposizione gli strumenti necessari per far bene, e noi ci siamo regalati la possibilità di andare anche oltre le aspettative”. Tutto questo è stato possibile solo grazie all’unione di squadra: “Ci sono degli elementi che non hanno avuto molto minutaggio. Sarebbero titolari in qualsiasi altra squadra di questa categoria, ma sono a disposizione del gruppo e il mio ringraziamento in particolar modo va alla loro professionalità disarmante - conclude l’allenatore -. In ogni caso sono fiero di tutti i giocatori presenti nella mia rosa”.

Irene Annarelli

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