Prima volta per la società del Presidente Giustino in un campionato nazionale. Che Bello è. La Just corona il suo sogno con due settimane d’anticipo e va a prendersi quella serie B tanto agognata in questi anni, che adesso, dopo un campionato che rasenta la perfezione è diventata realtà. Da quanto lontano si è partiti e con quanta passione e dedizione è stato coltivato questo progetto lo sanno gli uomini che c’erano in quell’estate del 2015 e che oggi a 10 anni di distanza, con un restart da zero all’indomani del Covid, hanno saputo ripartire, con pazienza e  immutata fiducia, mettendo a punto una macchina quasi perfetta all’alba di questa stagione, corretta in corsa con alcuni innesti essenziali che l’han trasformata in un autentico schiacciasassi. 

 

11 vittorie ed un pari in un girone di ritorno fantastico, ma il capolavoro di Menini e compagni è stato quello di uscire rinforzati dal triplo stop di fine d’anno e dall’uscita in semifinale di Coppa. E’ stato in quel momento che ci si è guardati dentro ed è scattata la scintilla, per alimentare quel fuoco sacro mai più spento fino alle 19 circa di ieri sera, quando il pari del CUS ha regalato anche la matematica. Da quel momento è cominciata una festa, bellissima, densa di emozioni, liberatoria della tanta tensione accumulata in questi mesi: “Una libidine, una rivoluzione”.

 

Per una volta dunque lasceremo in disparte il commento alla sfida, una gara dominata dalla Just contro un ottimo avversario e chiusa con la tripletta di un sensazionale Cruz e la doppietta da leader difensivo di Detomaso. Quello che resta negli occhi è un Palazzetto brulicante di gente, un’atmosfera magica, i colori della festa biancazzurra e le lacrime dolcissime del Presidente, un pomeriggio che è diventato storia: Just sei Bellissima. 

Oggi tributiamo la vittoria di un gruppo che col passare dei giorni ha trovato quell’incollatura inscalfibile, dentro e fuori dal campo, che e’ l’altro segreto delle grandi imprese. 

 

Albanese, Menini, Cruz, Ventrella, Lestingi, Di Vagno, De Tomaso, Demola, Montelli, Giannuzzi, L’Abbate, La Volpe, Rizzi, Dell’Edera, tutti i ragazzi dell’Under che giornata dopo giornata hanno dato il loro apporto prezioso, Rafaschieri e Zingaro anche loro importanti, lo staff tecnico e dirigenziale, ognuno tassello essenziale di un mosaico virtuoso dal nome Just Mola. Oggi finalmente, quelle ali, rimaste bramose di aprirsi e scuotersi per così tanti mesi, lo potranno (ri)fare liberamente.

 

Ufficio Stampa Just Mola