Bisognerebbe riavvolgere il nastro, 39 volte, tante le edizioni di una Coppa Italia di Serie A che rappresenta, tradizionalmente, uno dei trofei più ambiti nel futsal italiano. Neanche Weber, uno che ha vinto tre scudetti, metterebbe la mano sul fuoco su quanto accaduto nei quarti di finale della sua Meta: contro la Roma 1927 i campioni d’Italia hanno utilizzato tutti e tre portieri a disposizione: Siqueira, Tornatore e Timm, rigorosamente in ordine cronologico.

L’UNICUM - “Non ricordo se sia mai capitato in Coppa Italia, non credo”. Miguel Weber preferisce concentrarsi sul presente. La grande novità di questa Meta che continua a rinnovare e innovare è il nuovo concept su un portiere, uno e trino. Tre portieri, uno diverso dall’altro, tre soluzioni diverse a disposizione di Juanra. Chi meglio di Miguel Weber può spiegare la loro funzionalità. Si comincia con Seba Tornatore, uno dei gioielli catanesi. “Reattivo e molto performante nelle uscite basse, è migliorato tanto con il pallone tra i piedi, dotato di un gran piazzamento e forza tra i pali”. Timm ha già vinto uno scudetto a Catania anche se da infortunato. “Posizioni e piedi ottimi. Nel corso di questi anni - prosegue Weber - ha acquisito maggiore consapevolezza e capacità di lettura”. Last but not least Siqueira, una delle novità di questa stagione. Sbagliato considerarlo una “fotocopia” di Timm. “Assolutamente no - sorride Weber - lo seguivo dai tempi della L84, un ragazzo dal potenziale enorme che trasmette tranquillità. Moblità e letture diverse da Timm. Ne avevamo parlato già questa estate di avere tre portieri da utilizzare. Non dico altro”. Lo spoiler termina qui: tre portieri in grado di alternarsi, di giocare anche nella stessa partita: a Catania la visione del futsal passa anche per questo unicum.

Redazione C5Live

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