Cioli Ariccia, esame History Roma 3Z. Regini: “Adesso dobbiamo limitare gli errori”
Domani pomeriggio la Cioli Ariccia sarà impegnata in una complicatissima trasferta sul campo dell’History Roma 3Z, compagine in grande forma nell’ultimo periodo. Non sarà facile, soprattutto perché i castellani sono reduci da uno stop interno, difficile da digerire, contro il Conit Cisterna. Squadra sì forte, ma forse non tanto da imporre un passivo di 5-1 al team di Rosinha. Insomma, serve invertire immediatamente la rotta: a poche giornate dal termine della regular season i playoff non sono per nulla scontati. A presentare il match del To Live è Diego Regini, a gennaio tornato da un infortunio che lo aveva tenuto lontano dai campi per circa tre mesi: può essere l’arma in più in queste ultime fasi della stagione.
REGINI - “Il rientro non è mai semplice, soprattutto dopo un infortunio che ti tiene fuori per un po’. Sto lavorando duramente per ritrovare la migliore condizione e devo dire che, allenamento dopo allenamento, le sensazioni migliorano. Non sono ancora al 100%, ma il mio obiettivo è crescere costantemente e dare sempre il massimo per la squadra”.
“Quella contro il Conit è stata senza dubbio una partita complicata, e dispiace perché arrivavamo da una serie di ottime prestazioni. Credo che ci sia mancata un po’ di lucidità nei momenti chiave, sia in fase difensiva che in quella offensiva. Il Conit è stato bravo a sfruttare le sue occasioni, mentre noi forse siamo stati meno attenti. È una sconfitta pesante, ma deve servirci da lezione per non commettere gli stessi errori nei prossimi incontri”.
“Crediamo assolutamente nei playoff e daremo tutto per raggiungere questo obiettivo. Ogni gara sarà una battaglia, a partire da quella contro il 3Z, che sta attraversando un ottimo momento. Mi aspetto una partita intensa: loro sono ben organizzati e di grande qualità, ma anche noi abbiamo le nostre armi. Da qui alla fine conteranno i dettagli, e sarà fondamentale limitare gli errori. Serviranno massima concentrazione e voglia di lottare fino all’ultimo secondo”.
Alessandro Pau
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