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Marteddu, il richiamo del futsal: "Contattato da un paio di club. Uno di più"

 11/06/2019 Letto 820 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    VARIE





Il richiamo del parquet e del pallone a rimbalzo controllato è troppo forte. Dopo un anno trascorso nel calcio, al Sezze, Cristiano Marteddu sembra pronto a tornare, anche se per convincerlo servirà il progetto giusto.
 
Ciao Cristiano, dopo una stagione nel calcio sembri pronto a tornare a casa
"Sì, è vero. Potrebbe essere una mia scelta quella di tornare dentro allo sport che amo.
 
L'esperienza avuta nel calcio ti ha dato comunque modo di crescere?
Nella vita non si finisce mai di imparare. Tutti conoscono il calcio, ma non lo avevo mai provato a livello dirigenziale, all'inizio c'è sempre un po' di timore, ma le cose sono andate molto bene. 
 
Il futsal però è il tuo grande amore
Che sia il mio sport preferito lo sanno anche i muri oramai, nonostante gli impegni con il calcio sono sempre stato presente in tutte le competizioni importanti. Il futsal è per pochi.
 
Hai già trovato il progetto giusto per tornare in sella?
Contatti con il mondo del futsal non li ho mai persi, un paio di società mi hanno contattato a livello di amicizia, anche se una in particolare ha fatto qualcosa di più. Abbiamo intavolato un certo tipo di discorso, anche perché sono in possesso del diploma di collaboratore della gestione sportiva, un corso indetto dalla Divisione e che sarà obbligatorio per tutte le squadre dei campionati nazionali. Su questo mi sono mosso in anticipo, come amo fare. 
 
In questo mondo hai avuto esperienze importanti: Latina, Rieti, Pescara. Cosa ti porti dietro? 
Ad ognuna di queste lego ricordi particolari. A Latina per esempio mi viene in mente la salvezza conquistata, ma anche gara 1 dei playoff scudetto contro il Pescara. PalaBianchini stracolmo, prima avanti 3-0, poi rimontati, riuscimmo a vincere con un gol allo scadere di Bacaro. A Rieti è stato l anno del mio primo trofeo nazionale, la Winter Cup del 2015. Vincere il primo trofeo in una società come il Real Rieti, dentro un palazzetto così, è stata una emozione bellissima. Poi c'è stata Pescara, tutta una grande emozione. La città, le amicizie, la società. Tra i ricordi più belli metto la vittoria della Coppa Italia contro la Luparense ai rigori.
 
Tornando indietro rifaresti tutte le scelte? Come immagini lo sviluppo del futsal nei prossimi anni?
Le rifarei tutte, nessuna esclusa. Sulla seconda preferisco non rispondere, ma solo per evitare di essere frainteso, ho il sogno che il futsal diventi uno sport di primissima fascia, questo si, me lo auguro davvero.
 
Sabato si giocherà gara 5 della finale scudetto. Che partita ti aspetti?
Una gara come quella della  Finale di coppa Italia, dove ci sarà poco spettacolo ma molta intensità. 
Penso sarà più il fattore mentale a prevalere, che il bel gioco. Vincerà chi avrà più nervi saldi
 
Redazione C5Live


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