Lido, ci pensa Grassi: “Rosa di qualità , adesso tocca a me. Dobbiamo partire forteâ€
L’esordio in campionato è ormai alle porte. Il cammino del Lido, al suo terzo anno consecutivo in Serie A, partirà sabato sul campo del Pescara. La sfida del PalaRigopiano aprirà un ciclo durissimo, con sei gare in ventidue giorni, per un ottobre di fuoco che testerà subito le ambizioni della formazione di Maurizio Grassi, tornato al timone della prima squadra.
“Stiamo bene, ci siamo allenati tanto, disputando un precampionato in crescendo”, le parole del tecnico, che ha raccolto l’eredità di Angelini. “A Pescara sarà complicato, ma arriveremo concentrati e con tanta voglia di fare, sono molto fiducioso”. Grassi spera di partire forte: “Dobbiamo subito premere il piede sull’acceleratore - il messaggio -. Iniziamo con due gare proibitive (la seconda contro il Sandro Abate di Angelini, ndr) e con un mese ricco di partire, ma siamo pronti. La squadra ha lavorato tanto sia fisicamente che tatticamente”. Non resta che aspettare il verdetto del campo: “Sarà l’unico giudice, ma noi andremo sempre alla ricerca dei tre punti”.
L’allenatore sa di giocarsi tanto anche dal punto di vista personale: “Ho un’occasione importante, per la prima volta guiderò il Lido dall’inizio dell’anno (dopo essere subentrato a Matranga nella stagione 2019-20, ndr), per la prima volta questa sarà la mia squadra in tutto e per tutto”, la sottolineatura di Grassi, molto soddisfatto della rosa a disposizione. “Ho scelto e voluto ogni singolo elemento, dal primo all’ultimo. Adesso tocca a me”. Sarà un Lido con una chiara identità, ma non troppo diverso rispetto al recente passato: “Ciccio e io siamo sempre stati in sintonia - conclude -. Abbiamo un’idea di futsal molto simile, quindi, pur mettendoci del mio, non stravolgerò troppo il nostro gioco”. Piccole correzioni e pochi accorgimenti per dar vita a un grande Lido: “Salvarsi il prima possibile resta l’obiettivo principale - conclude Grassi, che preferisce volare basso -. Togliamoci al più presto dalla zona rossa, poi cercheremo di regalarci qualche soddisfazione”.
Antonio Iozzo
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