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Cioli sbatte i pugni: «I campioni d'Italia invisibili per Bellarte, Divisione che flop»

 23/08/2022 Letto 1540 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Redazione
Società:    CIOLI ARICCIA





Lunedì sarà la volta del raduno per l'Under 19 Nazionale della Cioli Ariccia, quella che ha conquistato lo Scudetto a Salsomaggiore, quella che porterà il tricolore sul petto, ma che non avrà nessun rappresentante agli Europei di categoria, nonostante in rosa a Salsomaggiore avesse un solo straniero.

CIOLI – A sbattere i pugni in segno di rabbia è il patron ariccino Gianluca Cioli, dopo le convocazioni da parte del CT Massimiliano Bellarte in vista degli Europei Under 19. “Contro ogni previsione, a Salsomaggiore i ragazzi con tutto lo staff e mister Rosinha in particolare hanno mostrato a tutta Italia un grande futsal, conquistando lo Scudetto di categoria con una rosa di soli italiani se escludiamo Jony Franco – prosegue il massimo dirigente -, ci hanno contattato da ogni angolo di Italia per farci i complimenti e per sapere se c'era modo di avere qualche nostro ragazzo, abbiamo fatto degli sforzi enormi per confermare il 95% del roster che ha conquistato il tricolore, portandolo compatto in Serie B nella stagione che sta per iniziare, - continua - tanti sono diventati fuori quota in vista della prossima stagione, ma sono abili e arruolabili per la Nazionale. Vestire l'Azzurro dopo quanto hanno dimostrato di saper fare a Salsomaggiore era il sogno dei miei ragazzi. Ma i miei campioni d'Italia sono invisibili per il CT Massimiliano Bellarte, credo secondo me sia un record, che una squadra che vince lo Scudetto mettendosi in mostra, non abbia nessun rappresentante in Nazionale di categoria. - Rimarca Cioli -. È come se la Lazio, la Roma, la Juve, l'Inter o il Milan primavera vincesse lo Scudetto mettendo in mostra talenti italiani e in Nazionale nessuno avrebbe spazio, sono cose queste che accadono solo nel futsal, e lo dico io che ci sono dentro da 35 anni e amo nel vero senso della parola questo sport, nessuno vuol pensare a male, però situazioni come queste ti ci portano”.

DIVISIONE – Il patron ariccino è un fiume in piena e ne ha anche per la Divisione: “Ho letto poche considerazioni sulla Coppa Divisione – dice il numero uno ariccino -, ma quando è uscito il regolamento l'ho letto tre volte, non ci volevo credere. Ditemi come è possibile per una squadra di Serie B poter centrare l'impresa di arrivare a giocare contro una squadra di Serie A. Siamo carne da macello per l'A2 e la Serie A, - continua -, come può una manifestazione avere un regolamento diverso in base alla categoria che militi. Già la Serie A è nettamente più forte, poi a loro permetti di giocare con 5 non formati e a noi con 2, alla Serie A2 è concesso giocare con 3 non formati e noi sempre con 2. Anziché creare il nuovo evento bello e spettacolare, rendendolo equilibrato e pieno di incognite e sorprese visto che sono tutte gare secche, lo hanno indirizzato rendendolo scontato e privo di interesse. Divisione che flop! Pensate invece se anche la Serie A e la Serie A2 fossero state costrette a scendere in campo con soli 2 non formati, quanto sarebbe stata interessante la competizione”.

Redazione C5Live



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