C’è modo e modo di perdere le partite contro avversari molto più quotati. Che il Portogallo sulla carta era strafavorito si sapeva, ma farsi tre gol da soli in maniera tanto marchiana quanto grossolana, in appena 11 minuti effettivi, fallire un rigore, due tiri liberi e altrettante clamorose occasioni da rete a centimetri da una porta spalancata, in un primo tempo da incubo, è qualcosa che nessuno si immaginava. Una grande avventura viene macchiata da un finale da film horror. Un peccato di gioventù, ma anche un’occasione mancata per mostrare quel talento che abbiamo, ma non abbiamo fatto vedere contro i lusitani.

IL LIVE

BELLARTE - “La cosa che più dispiace è vedere la delusione nei loro occhi”. Max Bellarte non infierisce. Tutt’altro, salva gli Azzurrini, perché a parte quei 20’ a dir poco disastrosi, questa è un’Italfutsal su cui puntare. Con un altro atteggiamento, attenzione, mentalità e attitudine. Ma pur sempre da sostenere. “È stata una partita dura, sotto tanti punti di vista e col passare dei minuti è stato molto complicato per i ragazzi gestirla emozionalmente - analizza il commissario tecnico degli Azzurrini - il turning point è stato il match precedente con la Polonia nel quale la prestazione è stata tutt’altro che deficitaria, ma il risultato non ci ha sorriso”.

GLI HIGHLIGHTS

COSA CI PORTIAMO DA JAEN - Finale horror a parte da questa Under 19 ci sono prospetti da Nazionale. “I ragazzi hanno fatto un percorso incredibile, già fantastici nell’arrivare a qualificarsi alla fase finale. Non si meritavano di chiudere un’esperienza così bella così, ma sono sicuro che gli farà bene come crescita personale - conclude Bellarte - il nostro movimento deve credere in questi ragazzi che hanno dimostrato di aver fatto grandi cose e sono certo che questa predisposizione al sacrificio, alla coesione e al lavoro di gruppo che hanno mostrato li porterà lontano”. Anche a non ripetere mai più un finale così brutto.

Redazione C5Live

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