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Italpol, anticipo amaro: non basta una prova stoica, vince il Lido di misura

 17/03/2023 Letto 359 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    ITALPOL





Solo applausi per l'Italpol. Al PalaTorrino, nell'anticipo della 26esima giornata del Girone B di Serie A2, Massimiliano Mannino si presenta con un roster striminzito. Out Gravina, Luca Pizzoli e Del Ferraro (squalificato); convocati, seppur indisponibili, Andrea Pizzoli, Paulinho e Marchetti. Ai box anche Basile. I biancoblù fanno quello che possono per 40 minuti, tenendo testa ai freschi finalisti di Coppa Italia di categoria. Solo una rete a 12'' dalla fine impedisce a Ippoliti e compagni di poter conquistare un incredibile quanto meritato punto.

PRIMO TEMPO - L'Italpol parte subito col piglio giusto. La squadra di Mannino, sul complicato campo del Lido di Ostia, si mostra attento e gagliardo. I biancoblù disputano una prima frazione di gara perfetta sotto il punto di vista difensivo. In avanti, invece, sono tante le azioni costruite. Di Eugenio, Kamel, Bizjak hanno chance di andare a segno, ma il legno - sul numero 10 - e Di Ponto dicono di no. La rete che sblocca l'incontro la firma Ippoliti, portando in vantaggio gli ospiti. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere, ma i ragazzi di Grassi faticano ad arrivare dalle parti di un attento Tartabini, oggi chiamato a sostituire un Basile non al meglio. Si va all'intervallo sul parziale di 0-1 che, tutto sommato, va anche stretto alla squadra di Mannino

SECONDO TEMPO - La banda di Maurizio Grassi dimostra subito di voler rimettere la gara sui propri binari. Jefferson segna e ristabilisce la parità, ma il cuore dell'Italpol è grande e Kamel rimette i suoi col muso davanti. Ancora un ispirato Jefferson segna un gol da fantascienza: è 2-2. I padroni di casa, a 3' dalla fine, si portano avanti con Lara. Mannino non ci sta e si gioca il power play: carta giusta, sugli schemi di un calcio di punizione Di Eugenio segna il 3-3. Grassi prova la contromossa: dentro il quinto di movimento. Tartabini regge, ma non può nulla quando, a 12'' dalla sirena, Lutta devìa una palla sottorete per il definitivo 4-3 dei lidensi.
 

Ufficio Stampa Italpol C5



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