Esame superato a pieni voti. Già, l’esperienza di Matteo Fiorentini sulla panchina della Lazio può certamente ritenersi positiva sotto ogni punto di vista. Il tecnico, oltre ad aver guidato gli aquilotti sino alla promozione in Serie A2 Élite, ha saputo mettere in difficoltà, ai quarti di finale playoff, un’avversaria competitiva del calibro del Todis Lido di Ostia dopo aver eliminato agli ottavi la Polisportiva Futura. Il tutto, offrendo spunti interessanti sul piano del gioco.

“Si è trattata di una stagione molto bella ed emozionante, dai carichi emotivi alti”, il primo commento dell’allenatore ex Savio e Aniene, che prosegue: “Questo, infatti, mi ha portato a prendere la decisione di concludere la mia avventura in biancoceleste nonostante un primo approccio con la società sulla mia permanenza. Quando inizio una collaborazione devo poterla svolgere al 100% e, purtroppo, la pressione generata dalle nove ore dedicate giornalmente alla squadra, come ad esempio le sedute di allenamento e la video analisi, era diventata gravosa per via dei miei impegni lavorativi”.

È stata un’annata intensa, quella targata 2022-23, ma, al contempo, altamente formativa per lo stesso Fiorentini: “Di questo, non posso che ringraziare Daniele Chilelli, con il quale, al contrario di quanto sostengono voci di corridoio totalmente infondate, ho sempre avuto un ottimo rapporto, così come con Andrea Colaceci, con cui continuo a sentirmi anche al di fuori del calcio a 5. Ho avuto l’occasione di dimostrare il mio valore e, anche nel periodo delle quattro sconfitte di fila, non sono mai stato messo in discussione. Credo di aver ripagato sul campo tutta fiducia datami. Grazie a tutti”. Le pagine tinte di biancoceleste, perciò, rimarranno scolpite a lungo nella mente e nel cuore del coach: “Tra tutti, il mio ricordo più bello è il derby contro la Roma. Quel giorno, nel quale fummo noi a vincere per 6-5, realizzammo quattro gol col portiere di movimento e, pur bastandoci un pareggio, non ci accontentammo del risultato”.

Ora, per il trainer, c’è da programmare il futuro: “In primis, sfrutterò i prossimi 365 giorni per strutturare la mia attività lavorativa, in modo tale da poter allenare categorie importanti senza grosse difficoltà organizzative. Mio malgrado, ho dovuto rifiutare offerte fuori Regione provenienti da società di caratura nazionale. Per la stagione che verrà, dunque, non escludo di prendermi un anno sabbatico o, invece, di accettare un impegno minore, così da riuscire a risolvere il tutto e proseguire nel migliore dei modi il mio percorso professionale”. La bontà di Fiorentini come tecnico, nel frattempo, è già stata notata dagli addetti ai lavori, alcuni dei quali decisamente autorevoli: “Ricevere la stima da un allenatore del calibro di Alessandro Nuccorini, per me, è motivo di estremo orgoglio e soddisfazione”.

Redazione C5Live

Articoli correlati